+30% I RAGAZZI 'CONQUISTATI'. 240MILA LE VITTIME TOTALI IN ITALIA
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 feb. - Solo nell'ultimo anno
sono state 240 mila le vittime delle sette, per la maggior parte
uomini, adulti e appartenenti al ceto medio. Sono alcuni dei dati
raccolti dal servizio antisette della Comunita' Papa Giovanni
XXIII attraverso il numero verde messo a disposizione di vittime
e familiari, che in un anno ha risposto a 3 mila chiamate.
L'associazione, che diffonde i dati in occasione del convegno
organizzato a Roma, sottolinea in una nota "un sensibile aumento
delle richieste di aiuto che coinvolgono la fascia delle giovani
generazioni": dal 2009 al 2010 le vittime adolescenti sono
aumentate del 30%. I gruppi settari contati sul territorio
nazionale sono circa 8 mila. Riguardo la fascia d'eta' delle
vittime, per il 36% sono giovani, per il 44% adulti, mentre gli
anziani sono il 20%. Si tratta per il 54% di uomini e 46% di
donne, mentre sono quest'ultime che si maggiormente chiedono
aiuto: le persone che si rivolgono al servizio antisette sono per
il 62% donne e per il 54% uomini.
Inoltre il 38% delle vittime proviene da un ceto sociale alto,
il 42% dal ceto medio e il 20% ha invece un'estrazione sociale
bassa. Le sette sono piu' diffuse nel nord Italia (43%), segue il
centro con un 31% e il sud con il 26%. Le regioni piu' colpite
dal fenomeno sono la Lombardia (16%), segue l'Emilia Romagna
(15%), poi il Lazio (13%), la Puglia (11%) e il Veneto (5%),
mentre il 40% delle sette e' stato localizzato nelle regioni
rimanenti. Le citta' piu' colpite dal fenomeno sono, nell'ordine,
Milano, Roma, Brescia, Padova, Bari, Perugia, Catania, Bergamo,
Catanzaro, Foggia, Bologna, Ferrara, Modena, Pescara e Viterbo.
Analizzando invece la tipologia delle sette viene fuori che
sono per il 38% psicosette, per il 26% sette pseudo-religiose e
per il 21% magico-esoteriche. L'associazione segnala anche il
tipo di risposta e di aiuto forniti: per la maggior parte (56%)
risposte telefoniche, lettere o email e incontri privati; nel 23%
dei casi sono stati forniti contatti con parroci, esorcisti o
altre realta' ecclesiali, mentre nel 21% dei casi e' stato
fornito un collegamenti con le forze dell'ordine.
(Wel/ Dire)