"MA IL PAESE NON È CAPACE DI FARE FESTA IN STILE 4 LUGLIO".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 feb. - Scuole aperte, scuole
chiuse. Uffici pubblici si', imprese no perche' fa male
all'economia. Sindaci pro, ministri contro. Nel valzer tutto
italiano delle polemiche sul da farsi il 17 marzo in occasione
del 150esimo anniversario dell'Unita' d'Italia, una cosa e'
certa: "Noi non siamo in grado, non lo sappiamo fare. Gli
italiani non sono capaci di festeggiare in stile 4 luglio".
Parola di Sergio, 20 anni, liceale romano all'ultimo anno del
liceo Righi, che sulle celebrazioni ha le idee piu' che chiare. E
non e' l'unico, perche' mentre appelli e dichiarazioni in merito
si rincorrono sui giornali e in tv, loro, gli studenti, sanno
perfettamente cosa vorrebbero per quel giorno.
"E' sacrosanto festeggiare una data cosi' importante- spiega
all'agenzia Dire- e' incredibile che ci siano cosi' tanti
scandali per un giorno di ferie". Zaino in spalla e molta voglia
di parlarne, Sergio se la prende con Marcegaglia, Tremonti e pure
con la Lega, "che adesso con questo fatto del federalismo
celebrare l'Unita' e' ancora piu' importante. E poi non e' mica,
che so, il 135esimo. Ma noi italiani non ci siamo mai distinti
per queste celebrazioni". Ecco perche' secondo lui "una volta che
ne abbiamo la possibilita', e' importante mandare un messaggio:
oggi e' festa, gli uffici sono chiusi, le scuole sono chiuse, si
festeggia. E lo si fa tutti insieme". E poi questo storia del
ponte, "e' ridicola. Ma cosa siamo, dei bambini?".
(Wel/ Dire)