(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 feb. - La pubblicita' dei
giochi on-line "cattura" sempre piu' minorenni, con messaggi che
puntano sulle qualita' di abilita' e astuzia dei giocatori e
usano come testimonial i beniamini dei ragazzi, incentivandoli a
diventare vittime del gioco sconsiderato. In internet, poi, e'
facile mentire sull'eta' e giocare a poker o a altri gioco
d'azzardo. A lanciare l'allarme e' il Corecom Marche, il comitato
regionale per le comunicazioni, che invita a "non abbassare mai
la guardia" e non lasciare che i piu' piccoli navighino da soli
in internet. E chiede una maggiore regolamentazione dei messaggi
pubblicitari che in televisione promuovono i giochi d'azzardo
on-line.
Il comitato ha raccolto segnalazioni da parte di scuole
marchigiane dove e' emerso che alcuni bambini delle medie hanno
perso diverse centinaia di euro giocando d'azzardo in internet.
Da una prima rilevazione del Corecom, in una classe campione
delle scuole medie di Ancona emerge che il 50% degli alunni dice
di saper giocare a poker ed oltre il 20% lo ha fatto via internet.
"Non c'e' nessuna tutela ne' prevenzione - denuncia marco
Moruzzi, presidente del comitato - la pubblicita' dilagante del
poker on line e altri giochi d'azzardo, incentiva anche i ragazzi
minorenni a cadere vittime, perdendo soldi. È gravissimo che
anche lo Stato, beneficiando dei tributi di concessione,
legittimi la diffusione del gioco d'azzardo on line, un fenomeno
che crea dipendenza e, grazie alle nuove modalita' via web,
agevola l'accesso dei minori a cui basta dichiarare di essere
maggiorenni per aggirare un divieto di utilizzo poco efficace".
"Servono interventi urgenti e su piu' fronti: di limitazione
della pubblicita' televisiva del poker on line nelle fasce orarie
in cui i bambini sono davanti alla tv e di prevenzione e
informazione sia degli educatori, insegnanti e genitori, che dei
ragazzi stessi - dichiara Moruzzi - la funzione socializzante che
ha di solito il gioco, viene in questo modo a cadere. Ad esortare
il gioco on line contribuiscono anche in maniera determinante le
pressanti strategie pubblicitarie che impropriamente definiscono
il poker 'gioco di abilita' e astuzia - skill game' e adottano
come testimonial calciatori e sportivi famosi, beniamini dei
ragazzi".
Secondo il Corecom, nel 2010 le giocate hanno toccato la cifra
record di 61 miliardi, il 30% in piu' rispetto all'anno
precedente. E si aggira intorno ai 1.200 euro la cifra che i
giocatori maggiorenni spendono a testa ogni anno. A tentare la
fortuna, sostiene il comitato regionale, sono i soggetti piu'
fragili, e spesso a cadere vittime di questa "net patologia" sono
anche i minori. "Non e' difficile aggirare la norma del possesso
della maggiore eta' per la registrazione al sito semplicemente
dichiarando una data di nascita diversa - scrive il comitato in
una nota - Bambini e adolescenti lasciati soli con il proprio pc
senza controlli ne' il supporto educativo e di vigilanza degli
adulti, possono trovarsi coinvolti in un circolo vizioso e di
isolamento che li allontana dai rapporti sociali e familiari e li
stimola a scommettere denaro".
(Wel/ Dire)