SCUOLA, PROTESTA BLOCCA-GITE, VINCE IL MORDI E FUGGI
ANNULLATE IN MOLTI CASI CONTRO GELMINI O PER PUNIRE OCCUPAZIONI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 feb. - Viaggi di istruzione,
siamo alla resa dei conti. Negli scorsi mesi molti istituti
avevano minacciato di annullarli per protestare contro i tagli
dovuti alle riforme del ministro Gelmini e per contestare il
taglio della diaria destinata ai prof anche in caso di viaggi
all'estero (quella per le mete italiane era sparita da tempo).
Ora, a poche settimane dal periodo clou delle partenze
(marzo-aprile), la minaccia sta prendendo forma: molti collegi
dei docenti, soprattutto al Centro-Nord, hanno deciso di non
portare fuori i ragazzi. La protesta e' supportata anche dai
sindacati Cobas e Gilda. In alcuni casi, comunque, non si parte
anche solo per punire alunni che hanno portato avanti occupazioni
troppo prolungate o burrascose.
È successo, ad esempio, all'Istituto di via Salvini a Roma che
comprende molte scuole, compreso l'ex liceo Azzarita, dove,
durante le contestazioni studentesche, si sono verificati dei
furti. Fra gli operatori del settore e' gia' allarme: il
fatturato e' in calo. Ma i docenti proseguono a testa bassa. Chi
parte, invece, punta al risparmio netto: sceglie il mordi e fuggi
(mete vicine per pochi giorni) oppure il low cost 'spinto' a
costo di raggiungere mete estere con pullman e traghetti per non
prendere l'aereo.
NIENTE GITE, QUI SI PROTESTA - "Quest'anno le attivita' sono
sospese a causa dell'occupazione- racconta Filomena Collarino,
preside dell'istituto magistrale statale Vittorio Gassman di
Roma- All'unanimita' i docenti hanno deciso per non fare
camposcuola, fermo restando la conferma per le uscite in citta'
nell'ambito di attivita' gia' previste. I ragazzi non pagano
l'occupazione, ma i danni che ha provocato e il fatto che a
deciderla siano stati in pochi: serve rispetto per la volonta'
collettiva. Da questo provvedimento sono comunque esclusi i
ragazzi delle succursali, visto che non hanno preso parte
all'occupazione". Stessa musica all'Istituto Salvini di Roma.
Anche all'Evangelista Torricelli, altro liceo capitolino,
quest'anno non si parte.
Cosi' al Volta di Torino dove, spiega la vice preside,
Rossella Bernascone, "i docenti hanno deciso di bloccare le gite
per dare un segnale di protesta contro il ministro
dell'Istruzione e i suoi tagli che hanno pesato enormemente sulla
didattica. I ragazzi sono dispiaciuti, ma hanno capito". A
Campobasso e' l'istituto Galanti a dire no alle gite per protesta
sbandierando in astratto giusti principi di meritocrazia e
ammodernamento ha, in concreto, solo operato tagli finanziari e
ulteriori riduzioni dei livelli di efficienza del servizio
pubblico scolastico. "I docenti dell'Istituto- si legge in una
nota ufficiale della scuola- negli anni precedenti, pur non
godendo dell'indennita' di missione (Finanziaria 2006) ne' della
copertura assicurativa per responsabilita' verso terzi, hanno
comunque accompagnato gli alunni nei viaggi d'istruzione e
assolto all''obbligo di vigilanza' che tale responsabilita'
comporta. Tale protesta e', quindi, finalizzata proprio alla
difesa dei livelli minimi di diritto allo studio e, di
conseguenza, degli interessi reali dell'utenza e delle famiglie
medesime".
VIAGGI SI' MA LOW COST - Viaggi si', ma low cost e mordi e fuggi.
e' l'imperativo seguito da chi parte. Con meno problemi, in
genere, nei licei dove, soprattutto al classico, si continua ad
andare in Grecia o all'estero. mentre negli istituti tecnico
professionali, la cui popolazione spesso appartiene a ceti
sociali piu' variegati. si scelgono opzioni 'casalinghe' o meno
costose. "Siamo un liceo classico, riguardo la scelta ha prevalso
soprattutto la Grecia- fanno sapere dal Manzoni di Milano- Altre
classi andranno a Parigi, Monaco e Dachau. E a maggio abbiamo
appuntamento fisso a Siracusa per le rappresentazioni teatrali.
Il viaggio a scopo culturale e' sempre valido".
Al Majorana di Brindisi, istituto superiore tecnico con
indirizzo anche liceale, chi va a Barcellona parte in pullman e
traghetto per risparmiare un po'. "E ai meritevoli e ai meno
agiati- spiega il preside, Salvatore Giuliano- offriamo un bonus
per partire". All'istituto Meroni di Lissone i docenti stanno
dando meno disponibilita' a partire, cosi' si preferisce il mordi
e fuggi: uscite di 2-3 giorni per piccoli viaggi in Italia.
(Wel/ Dire)
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