SAVE THE CHILDREN: "BAMBINI PAGANO UN PREZZO TROPPO ALTO".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 feb. - Il 2010 e' stato un
anno nero per i minori stranieri e in particolare per i piccoli
rom. È questa la situazione secondo l'Arci, che ha diffuso una
nota all'indomani del rogo che ha provocato la morte di quattro
fratellini rom a Roma. "Come documentato nel rapporto 2011 di
Save the Children 'I minori stranieri in Italia', il 2010 e'
stato un anno nero per l'inclusione e l'accoglienza dei minori
stranieri - scrive Valerio Neri, direttore della sezione italiana
dell'associazione - I minori rom in particolare hanno pagato e
continuano a pagare un prezzo troppo alto, subendo tuttora le
conseguenze di decine e decine di sgomberi realizzati senza
predisporre misure alternative e di accoglienza e senza che
questa pesante esperienza si sia tradotta per molti di loro in un
miglioramento delle condizioni di vita, come drammaticamente
attestato dalla morte dei 4 fratellini a Roma". Nella nota
seguono le cifre degli studi realizzati dall'associazione. Ad
esempio si segnala che negli ultimi 7 anni il numero di minori
stranieri residenti e' passato da 412.432 al primo gennaio 2004 a
932.000 alla stessa data del 2010, pari all'8% della popolazione
minorile italiana.
La maggior parte dei minori stranieri residenti - circa 572.000,
il 10.4% in piu' rispetto al 2009 - e' nata in Italia.
Fra i minori stranieri o di origine straniera ci sono anche
migliaia di minori rom, anche se molti di loro sono nati in
Italia: si stima infatti che la popolazione rom presente in
Italia si attesti fra le 120.000 e le 150.000 unita'. Nel
territorio romano e' stato stimato un numero di presenze che
oscilla fra 12.000 e 15.000. Secondo Save the Children "I
provvedimenti adottati dal governo e dalle amministrazioni locali
non si sono rivelati adeguati alla risoluzione di quella che piu'
che un''emergenza' rappresenta un'annosa e dolorosa questione di
garanzia e rispetto dei piu' fondamentali diritti umani di chi
versa in condizioni di precarieta' di vita ed abitativa". Inoltre
"I numerosi sgomberi in particolare, in cui sono stati coinvolti
anche i 4 fratellini, sono avvenuti senza la definizione di
percorsi di accoglienza e integrazione, compromettendo gravemente
diritti fondamentali come quello alla stessa sopravvivenza,
oltreche' alla salute, all'istruzione, alla non discriminazione",
prosegue Neri. L'associazione suggerisce che, per affrontare la
situazione dei minori rom, "e' necessario adottare interventi
organici e strutturati investendo in politiche nazionali di
contrasto alla poverta' e al disagio sociale in favore dei gruppi
piu' vulnerabili, con un approccio di lungo periodo. Solo cosi'
sara' possibile attuare interventi che promuovano l'uguaglianza
sostanziale, che riguarda ad esempio l'inserimento lavorativo e
abitativo, il superamento dei campi Rom e del disagio abitativo".
(Wel/ Dire)