(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 4 feb. - Una nuova casa, al
posto dell'auto in cui sono costretti a dormire da mesi. Per sei
papa' separati di Milano la svolta arrivera' nei prossimi giorni,
quando potranno entrare negli appartamenti che il Comune di
Milano ha destinato loro, inaugurati questa mattina in via
Appennini 94 dal sindaco Letizia Moratti e dall'assessore alle
Politiche sociali Mariolina Moioli. "Siamo felici di ricevere
questo aiuto dal Comune -commenta Diego Alloni, presidente
dell'associazione Papa' separati di Milano, che gestisce
l'assegnazione degli alloggi insieme alla cooperativa La
cordata-. Anche perche' l'emarginazione dei papa' separati non
dipende da loro, ma e' sancita dall'esterno: la legge li
costringe a lasciare alla ex moglie e ai figli la propria casa e
gran parte dello stipendio, mettendoli in condizione di poverta'".
Gli utenti che occuperanno i sei appartamenti di proprieta'
comunale sono tutti lavoratori che vivono una situazione di
disagio economico in seguito alla separazione. Non pagheranno
alcun affitto, ma verseranno al Comune un rimborso di 200 euro
mensili per coprire le spese (corrente, riscaldamento,
condominio). Ogni alloggio ospitera' una sola persona: "Per poter
accogliere anche i figli, e' necessario che ciascuno abbia un
proprio spazio privato" spiega Alloni.
Il tempo di permanenza indicato dal Comune e' di un anno, anche
se Alloni tiene a precisare che al centro del progetto
dev'esserci la persona, e non il tempo: "Se un uomo sta
attraversando un momento difficile perche' deve pagare 10mila
euro di spese legali, un anno puo' essere sufficiente. Ma se deve
versare all'ex moglie un assegno mensile di 1.000 euro, e ne
guadagna 1.200, non lo butteremo di certo in mezzo alla strada.
Troveremo per lui un'altra soluzione".Nella stessa via Appennini
e' stato inaugurato anche un Centro socio ricreativo per anziani
(un ampliamento della sede gia' presente in via Appennini 147) e
un Centro prima infanzia, che potra' accogliere fino a 60 bambini
al giorno, da zero a tre anni.
(Wel/ Dire)