(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 4 feb. - Un tabloid in ogni
citta' realizzato dagli alunni coinvolti e una campagna di
informazione e formazione sul tema del doping: e' "Sport pulito /
Inviati sul campo", il progetto promosso dalla Uisp (Unione
italiana sport per tutti) e sostenuto dal Ministero della Salute
- Cvd (Commissione di vigilanza doping ), i cui risultati in
ambito nazionale sono stati presentati presso l'Universita' degli
studi di Roma "Foro Italico". 900 gli studenti di tutta Italia
coinvolti e 19 gli istituti medi inferiori che hanno aderito: da
Enna fino a la Spezia. Scopo: dire no alla cultura del doping
attraverso una presa di coscienza collettiva ed un'educazione
attiva e 'alla pari' che ha coinvolto anche genitori, insegnanti
e allenatori.
L'iniziativa, avviata a gennaio 2010, ha previsto infatti la
realizzazione di un giornale di classe da parte degli studenti:
affiancati da insegnanti ed educatori Uisp, si sono pian piano
trasformati in veri e propri giornalisti scientifici. Il loro
perigrinare nelle palestre, nelle farmacie, nelle societa'
sportive e anche nelle erboristerie, intervistando atleti,
allenatori, medici e farmacisti, ha permesso non solo ai ragazzi
di essere protagonisti attivi nell'informazione sul doping, ma
anche di ideare prodotti comunicativi consoni alla promozione del
messaggio (video, canzoni, articoli, interviste, spot, vignette).
Il progetto ha infatti concentrato l'attenzione sull'uso e
l'abuso di integratori e additivi farmacologici anche se non
compresi tra le sostanze vietate, ovvero 'i presupposti culturali
del doping'. La valutazione e l'efficacia dell'intervento sui
ragazzi e' stata poi realizzata attraverso questionari all'inizio
e alla fine del progetto: le domande hanno spaziano dagli stili
di vita alla conoscenza delle sostanze e alla percezione di esse.
Il risultato finale e' una diminuzione del 10% di giovani che
crede nell'utilita' degli integratori e un aumento del 16% di
coloro che sanno di cosa stanno parlando quando parlano di
integratori proteici e farmaci.
"Sono contento di averci messo la faccia - ha fatto sapere in
un comunicato Gianni Mura, giornalista sportivo che ha
collaborato al progetto - e qualche piccolo consiglio. Consigli
tecnici in gran parte: sulle lunghezze, sulla necessita' di
spezzare il testo con tabelle e disegni, su come si esegue
un'intervista".
"Il fatto che i ragazzi inviati sul campo, giornalisti e
redattori, - ha poi aggiunto Caterina Pesce, coordinatrice della
ricerca - svela il carattere fortemente interattivo della
campagna, che non e' stata solamente informativa, ma anche e
soprattutto educativo-promozionale, centrata sulle strategie di
educazione tra pari, ovvero peer education, che connotano
peraltro tutti i progetti di prevenzione Uisp".
(Wel/ Dire)