(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 feb. - Gli adolescenti non
sono piu' bambini, ma non sono neanche adulti. È una fase della
vita, quella dai 13 ai 17 anni, molto delicata. Un momento in cui
ci si lascia trascinare, si e' vulnerabili e si e' anche inclini
a comportamenti azzardati, soprattutto quando si e' in gruppo. A
sostenere questa tesi, molto preoccupante per i genitori, e' uno
studio della Temple University, pubblicato su 'Developmental
Science'. Non e' facile per mamma e papa' proteggere i loro
bambini, anzi il compito di genitore forse in questa eta' diventa
particolarmente complicato.
È molto interessante questa ricerca perche' spiega come mai, fra
i teenager, l'unione sia una specie di calamita' verso il
pericolo. I ricercatori hanno misurato l'attivita' cerebrale
degli adolescenti, da soli e con un gruppo di coetanei, mentre
erano impegnati a prendere decisioni pericolose.
Finche' sono piccoli, si sta attenti ai loro bisogni primari, a
che vivano e giochino in piena sicurezza, ma non c'e' un reale
pericolo nel mondo esterno, perche' tanto sono al sicuro con noi.
Ma quando sono piu' grandi, le paure aumentano e in modo
esponenziale anche i pericoli.
I teeanger sono piu' vulnerabili al fascino del rischio e ai
possibili vantaggi di una scelta pericolosa, rispetto a quando
sono da soli. I volontari sono stati sottoposti al test mentre
giocavano con videogame che simulavano la guida. La presenza dei
coetanei rendeva piu' facile l'azzardo in chi stava alla guida.
(Wel/ Dire)