(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 feb. - Se il piccolo di casa
e' troppo 'rotondo', non si puo' tirare in ballo il Dna e una
tendenza genetica al sovrappeso. La colpa piuttosto, sostengono i
ricercatori dell'University of Michigan Cardiovascular Center
(Usa), e' delle cattive abitudini, a tavola e non. La ricerca,
pubblicata sull''American Heart Journal', e' frutto di uno studio
condotto su 1.003 bambini. Ebbene, secondo l'indagine i piccoli
obesi mangiano peggio dei coetanei magri, passano piu' ore
incollati a tv e videogame e fanno meno sport. Insomma, i
risultati mostrano che i piccoli extralarge piu' spesso dei
coetanei mangiano il pranzo della scuola anziche' quello (piu'
salutare) preparato a casa, e passano due ore al giorno tra
piccolo schermo e videogame. Certo, "per i bambini estremamente
in sovrappeso uno screening genetico puo' essere considerato -
precisa Kim Eagle, descrivendo i risultati della ricerca - Per il
resto, aumentare l'attivita' fisica, ridurre il tempo passato
davanti a videogiochi e tv e migliorare il valore nutrizionale
dei pasti a scuola" sono azioni che promettono di "invertire il
trend di obesita' infantile". Negli Usa il problema e' tale che
recentemente il presidente Barack Obama e' sceso in campo per
offrire menu' scolastici piu' salutari a 31 milioni di bambini.
Nel frattempo il progetto del Michigan era gia' partito in 13
scuole, per 'imbrigliare' colesterolo e pressione dei piccoli e
monitorare le loro abitudini. Secondo la ricerca, il problema sta
anche nel fatto che pochi bambini con problemi di peso fanno
attivita' fisica regolare, seguono lezioni di ginnastica a scuola
o fanno parte di un team sportivo. Insomma, secondo i ricercatori
lo stile di vita e' legato all'obesita' infantile piu' della
genetica.
(Wel/ Dire)