RICORSO A CORTE COSTITUZIONALE E FORMULAZIONE LINEE GUIDA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 feb. - A conclusione della
'Settimana sulla Genitorialita'' organizzata dall'associazione
Hera e dalla Fondazione HERA di Catania, le coppie sterili
riunite con gli esperti, medici e biologi specialisti della
procreazione medicalmente assistita (Pma), giuristi, psicologi e
competenti di bioetica, hanno convenuto sulla necessita', nei
prossimi mesi, di intervenire in via normativa per disciplinare
la sorte degli embrioni crioconservati e abbandonati dalla coppia.
"Alla luce dei modelli esistenti in Europa- ha affermato
Marilisa D'Amico, ordinario di diritto Costituzionale presso
l'Universita' Statale di Milano- le possibilita' che si
potrebbero prospettare in Italia circa il destino degli embrioni,
una volta che le coppie abbiano dichiarato per iscritto la
propria volonta' di non volerli utilizzare, sono tre: la
donazione ad altra coppia, l'utilizzazione per la ricerca
scientifica, oppure la perdita degli stessi". In assenza di un
intervento normativo da parte del Parlamento o del Governo sul
destino degli embrioni, la comunita' scientifica ha ipotizzato di
percorrere la strada "giudiziaria", come nel caso che ha portato
alla sentenza n. 151/2009 della Corte Costituzionale e di
definire, nel frattempo, linee guida in via di
autoregolamentazione.
"In particolare- prosegue D'Amico- si potrebbe profilare una
questione di legittimita' costituzionale circa l'art.14 della
legge 40, chiedendo al giudice costituzionale di pronunciarsi con
una decisione additiva che riconosca il principio di definire il
destino degli embrioni abbandonati e che rinvii al legislatore
sulla soluzione maggiormente percorribile fornendo indicazioni
sulle 3 diverse ipotesi (ricerca, donazione o perdita). La
questione di costituzionalita' dovrebbe essere sollevata da
coppie interessate a ricevere l'embrione o da interessati enti
alla ricerca".
"La donazione degli embrioni potrebbe essere una concreta e
importante opportunita' per la soluzione di alcuni problemi delle
coppie sterili- ha affermato Antonino Guglielmino, direttore
clinico del Centro Hera di Catania- poiche' si tratterebbe di una
ulteriore procedura terapeutica nei casi di sterilita' grave da
parte di entrambi i partner. Inoltre, nei casi in cui gli
embrioni non possono essere utilizzati per la donazione, la
destinazione alla ricerca rappresenterebbe un impiego utilissimo
e di grande valore morale".
(Wel/ Dire)