CARCERI, 'IN & OUT': INSERIMENTO LAVORATIVO PER 2800
IL PROGETTO COINVOLGE SICILIA, CALABRIA, CAMPANIA E PUGLIA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 feb. - E' stato assegnato a
tre aziende siciliane che hanno avviato l'iter per l'assunzione
definitiva di giovani ex detenuti il premio Network Etico delle
imprese "Ambra Agnello". Ed e' stato presentato il progetto
"Percorsi di Legalita'" per 2.800 giovani che si inserisce
nell'ambito del Programma Operativo Nazionale "Sicurezza per lo
Sviluppo del Mezzogiorno d'Italia". Tutto questo si e' svolto a
Palermo nell'ambito dell'incontro conclusivo del progetto "In &
Out, Percorsi di Legalita'" che ha coinvolto autorita', esperti
di giustizia minorile e rappresentati di associazioni di
categoria, stamani presso il complesso "Malaspina". Le aziende
premiate sono state la Fincantieri Palermo, l'Ente scuola edile
di Catania e il Real Costruzioni di Catania. Al progetto hanno
aderito 27 aziende.
Il progetto "In & Out, Percorsi di Legalita'", in particolare,
e' stato l'unico in Europa a prevedere oltre ad interventi
strutturali e ad azioni di miglioramento degli istituti penali
minorili (campi sportivi, una cucina didattica, la costruzione di
un'aula polifunzionale, il rifacimento integrale di un teatro e
la valorizzazione del giardino storico di Villa Palagonia)
un'attivita' di orientamento formativo professionale. In
particolare sono state attivate 200 borse lavoro in favore dei
reclusi all'interno e all'esterno delle strutture penitenziarie,
laboratori artistici e culturali.
Il progetto "Percorsi di Legalita'" che ha preso avvio nel
maggio 2010 e ha la durata di ben 36 mesi, attua percorsi di
inserimento socio-lavorativo rivolti a minori e giovani italiani
e stranieri presi in carico dai servizi minorili della giustizia
situati nelle regioni Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. Il
progetto prevede la realizzazione di un insieme di azioni
integrate, connesse e complementari, come attivita' di ricerca e
di verifica dei soggetti e dei bisogni tramite la mappatura degli
attori territoriali, l'analisi del contesto territoriale,
l'analisi delle strategie utilizzate per l'inserimento del mondo
del lavoro dei minori/giovani presi in carico dai servizi della
giustizia minorile, la selezione e formazione dei tutor. I
destinatari diretti dell'azione di orientamento/formazione
saranno 2800 minori del circuito penale, in media 700 per
ciascuna delle quattro regioni interessate.
"Nell'impresa privata ci puo' essere una prospettiva di lavoro e
dunque di un futuro sano e solido - afferma il presidente di
Confindustria Palermo Alessandro Albanese -. E' giusto che questo
orizzonte si apra ai minorenni detenuti, perche' occorre dare una
chance in piu' a questi ragazzi. Ed e' giusto che siano le
imprese a farlo". "Nel nostro Ipm attualmente abbiamo 59 ragazzi
- sottolinea Maria Randazzo, direttore dell'Ipm di Catania -, di
questi 11 sono stati inseriti nelle borse lavoro e per due
giovani e' avvenuta pure l'assunzione a tempo indeterminato. In
questo caso possiamo dire che i ragazzi, se accolti e
accompagnati adeguatamente in tutte le loro fasi del delicato
cammino, sono in grado perfettamente di vincere la scommessa con
la societa'".
"Abbiamo 30 mila ragazzi in Italia che hanno bisogno di essere
seguiti attraverso l'impegno forte di squadre multidisciplinari
vincenti - sottolinea con forza Serenella Pesarin, direttore
generale per l'attuazione dei provvedimenti giudiziari -. Non e'
vero che i soldi non ci sono ma questi devono essere orientati
sempre piu' verso progetti che possano essere reali punti di
sintesi capaci di creare processi culturali significativi per i
giovani".
"I percorsi di legalita' devono prevedere l'assunzione di
responsabilita' non solo del minore ma anche della sua famiglia
oltre che delle istituzioni competenti secondo un approccio
multiprofessionale. Per il futuro pensiamo proprio a dei progetti
innovativi - afferma Nicola Testone, consulente del ministero
della Giustizia per le tematiche sociali - che per un approccio
globale del minore possano puntare ad un maggiore coinvolgimento
del nucleo familiare del giovane".
(Wel/ Dire)
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