(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 dic. - E' "ingiustificato ed
inaccettabile" che alle famiglie che ricorrono ai Tribunali per
veder assicurato il diritto dei propri ragazzi con disabilita' ad
usufruire delle ore di sostegno, sia richiesto un contributo
unificato di 600 euro.
Una misura che "sembra essere stata creata per dissuadere i
familiari a richiedere l'aiuto della giustizia per rivendicare la
docenza di sostegno". Cosi' il presidente dell'Anffas, Roberto
Speziale, interviene sulla circolare emessa dal Segretariato
Generale della Giustizia Amministrativa - dopo le modifiche
introdotte a luglio dal governo - in cui si richiede il
versamento del contributo unificato di 600 euro per ricorrere
all'autorita' giudiziaria amministrativa in relazione
all'illegittima ed insufficiente assegnazione di docenza di
sostegno per gli alunni con disabilita'.
"Il diritto del disabile all'istruzione - afferma Speziale - si
configura come un diritto fondamentale la cui fruizione e'
assicurata attraverso misure di integrazione e sostegno idonee a
garantire la frequenza degli istituti d'istruzione". Eppure oggi
"in Italia sono tantissimi i casi di famiglie costrette a
ricorrere ai Tribunali per veder assicurato il diritto dei propri
ragazzi con disabilita' ad usufruire, per un numero di ore
adeguato alle loro esigenze, della docenza specializzata di
sostegno". Speziale spiega che fino ad oggi il procedimento "era
esente dal contributo unificato, poiche' concernente i minori e
la tutela della prole" e che "e' gia' sufficientemente frustrante
per le famiglie dover ricorrere all'autorita' giudiziaria per
vederlo riconosciuto e rispettato senza doverci sommare anche un
peso economico non indifferente".
L'Anffas si pronuncia contro il pagamento, affermando che "se
proprio risulti indispensabile un pagamento, si potrebbe far
effettuare il versamento di un contributo unificato pari a 37
euro, cosi' come previsto per alcune ipotesi di controversie in
materia di previdenza ed assistenza obbligatoria". "Riteniamo
davvero ingiustificato ed inaccettabile questo nuovo ostacolo che
si e' posto nella vita gia' difficile delle persone con
disabilita' e delle loro famiglie, in un momento in cui il loro
futuro e' sempre piu' incerto anche a causa delle incognite
concernenti la nuova manovra finanziaria e la legge delega sulla
riforma fiscale e assistenziale: auspichiamo, quindi, che le
istituzioni preposte intervengano al piu' presto per risolvere la
questione e salvaguardare cosi' l'istruzione destinata agli
studenti con disabilita'. Anffas Onlus, da sempre attenta a
questa problematica, ha gia' provveduto a segnalare il problema
al Ministro dell'Economia e delle Finanze, della Giustizia e al
Presidente della Repubblica".
(Wel/ Dire)