INDAGINE CONDOTTA DALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L'INFANZIA
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 dic. - In Italia sono in
aumento il cyberbullismo e il grooming, cioe' l'adescamento in
rete. Ed emerge la nuova figura dei cosiddetti nativi digitali:
quei bambini nati e cresciuti nell'era di internet che, pero'.
non sanno difendersi dai rischi del web. Il 62% dei minori
italiani, infatti, ha accesso a Internet senza il controllo di un
adulto, contro una media europea pari al 49%. Sono questi alcuni
dei principali risultati contenuti nell' "Indagine conoscitiva
sulla tutela dei minori nei mezzi di comunicazione", frutto di un
lavoro di circa tre anni portato avanti dalla Commissione
parlamentare per l'infanzia e adolescenza, presieduta
dall'onorevole Alessandra Mussolini.
"Il cyberbullismo e' ormai molto diffuso - conferma Antonio
Apruzzese direttore della polizia postale e delle comunicazioni -
. Vengono creati falsi profili e diffuse foto in rete, spesso a
sfondo sessuale, per rovinare la reputazione dei ragazzi. Anche
l'adescamento e' un fenomeno in aumento che spesso sfugge al
controllo e su cui stiamo lavorando molto". Su questo tema la
Commissione chiede l'introduzione dei reati di grooming, di
turismo sessuale e di pedofilia culturale.
Nell'indagine conoscitiva si denuncia inoltre che in Italia si
sta realizzando un "progressivo smantellamento dei minori nelle
trasmissioni televisive". In particolare alcune norme contenute
nel decreto Romani (vedi lancio successivo) consentono la
trasmissione di programmi che contengono scene di violenza e
pornografia. "Il processo di indebolimento della tutela dei
minori nei media interessa anche i programmi televisivi non
specificamente destinati ai minori del servizio pubblico
radiotelevisivo, che deve essere pertanto richiamato
all'esercizio della su a funzione di pubblico interesse - si
legge nel documento della Commissione -. Tra le proposte avanzate
quella di limitare la pubblicita' sulle reti Rai negli programmi
destinati ai minori. Secondo l'indagine, infatti, negli ultimi
dieci anni il consumo eccessivo di televisione ha prodotto un
peggioramento delle abitudini alimentari dei piu' piccoli.
(Wel/ Dire)