L'ENTE PRENDE SPUNTO DALLA RICERCA REALIZZATA DA CERGAS BOCCONI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 dic. - I costi che le
famiglie adottive sostengono in Italia per i servizi resi dagli
enti autorizzati che si occupano di seguire il percorso pre e
post adozione, oggi superano i 4 mila euro. Ma gli enti stessi,
per ogni adozione, affrontano costi per circa 7.500 euro. Questi
i dati piu' eclatanti emersi da una ricerca realizzata dal Cergas
Bocconi in collaborazione con gli Enti Autorizzati (vedi i lanci
pubblicati il 16.12.2011).
"Questa disparita'- fa notare Paola Crestani, presidente del
Ciai, ente che per primo ha introdotto in Italia l'adozione
internazionale nel 1968 e che fa parte del Coordinamento oltre
l'adozione- deriva principalmente dal fatto che i costi sono
stati fissati nel 2003 dalla Cai, e da allora mai piu'
aggiornati. E tutto cio' a fronte di adozioni che sono sempre
piu'complesse perche' bambini che vengono segnalati sono
frequentemente grandi o con problemi di salute, i cosiddetti
'special needs'".
Il Ciai, infatti, ricorda che adozioni come queste richiedono
una "maggiore professionalita' da parte degli enti per dare alle
famiglie il piu' corretto supporto non solo nella fase
pre-adozione ma anche e soprattutto nel post adozione.La
sostenibilita' economica di un ente che lavori seriamente - in
Italia e all'estero- con personale qualificato, e' quindi a
rischio e da anni pesa negativamente sui bilanci degli enti che
spesso evidenziano risultati in perdita".
"Chi, come il Ciai- sottolinea Paola Crestati- non intende
assolutamente abbassare gli standard qualitativi e' costretta a
chiedere grandi sacrifici ai propri operatori e a cercare forme
di autosostentamento". L'unico modo per evitare un aumento nei
costi a carico delle coppie, secondo il Ciai potrebbe essere
"l'istituzione di un contributo pubblico diretto agli enti".
Oltre a una "drastica riduzione del numero di enti autorizzati".
(Wel/ Dire)