BOLOGNA, AL PILASTRO CENTRO ACCOGLIENZA PER IMMIGRATI
MA RESTA IL NODO POST 18 ANNI, ZAMPA (PD): LEGGE DA MIGLIORARE
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 20 dic. - Ali viene dal Ciad
e nella sua vita e' sfuggito a due guerre: la prima e' scoppiata
nel suo paese, da cui e' scappato con la famiglia all'eta' di sei
anni. La seconda e' quella in Libia, dove Ali abitava fino ad
aprile, quando ha deciso di salire su un barcone alla volta della
Sicilia. Bilar invece e' Pakistano ed e' arrivato in Italia nel
marzo 2010 dopo un viaggio di due mesi nel container di un camion
che e' passato per l'Iran e la Turchia prima di lasciarlo, solo e
16 enne, sul ciglio di una strada nei pressi di Bari. Entrambi
adesso si trovano a Bologna, nella nuova sede della comunita' di
pronta accoglienza per minori non accompagnati "Il Ponte", che da
pochi mesi ha una nuova sede in un palazzo al quartiere Pilastro.
La struttura, di proprieta' dei Padri Dehoniani, e' gestita
dal Comune insieme alla cooperativa "Il Ponte", all'Asp Irides,
alla cooperativa Elios e alla Ausl bolognese: qui si e'
trasferita, dal giugno di quest'anno, la comunita' che occupava
dal 2001 i locali di via S.Isaia. "Dopo una prima fase di
diffidenza da parte del vicinato- dice l'assessore al Welfare di
Bologna, Amelia Frascaroli- gli abitanti del Pilastro hanno
conosciuto i ragazzi e capito che dietro ciascuno di loro c'e'
una storia particolare che merita di essere conosciuta" 12 posti
letto in camere doppie costituiscono il reparto di pronta
accoglienza, dove arrivano i minorenni (tutti maschi, in genere
stranieri che si rivolgono alle forze dell'ordine per avere un
aiuto o che vengono identificati per strada). Due appartamenti da
sei posti l'uno sono invece a disposizione per l'area di "Alta
autonomia", dedicata ai ragazzi che si trovano in comunita' gia'
da tempo seguendo percorsi di studio o di lavoro e che presto
diventeranno maggiorenni.
(Wel/ Dire)
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