(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 dic. - Ha aperto
ufficialmente, dopo l'inaugurazione dello scorso sabato, la prima
comunita' riabilitativa in Veneto per preadolescenti e
adolescenti con disagio psicosociale. La struttura, denominata
'La Casa di Andrea', puo' ospitare dieci persone ed e' fornita di
cucina, mensa, soggiorno, camere da letto con servizio igienico e
tv, sale studio, soggiorno, lavanderia: locali adatti a garantire
il massimo comfort per i giovani inseriti in struttura, per lungo
tempo.
Nella 'Casa di Andrea' saranno inseriti, su indicazione
dell'Unita' valutativa distrettuale multidimensionale,
adolescenti che soffrono di gravi disturbi di comportamento e che
hanno bisogno di un contesto terapeutico strutturato. La gestione
e' stata affidata all'Ipab di San Dona' di Piave con una
convenzione biennale. Gli interventi per gli ospiti saranno
personalizzati e definiti all'interno di un progetto educativo
riabilitativo, elaborato e monitorato da un'e'quipe costituita da
educatori, infermieri, assistenti sociali, psicologi,
neuropsichiatri.
"Questa comunita' colma un vuoto- spiega il direttore generale
dell'Ulss10, Paolo Stocco- perche' i giovani che soffrono di un
disagio psicosociale oggi sono ospitati in strutture fuori
regione. Abbiamo inoltre colmato un gap a costo zero: la
struttura era gia' esistente ed e' stata convertita per
quest'uso. Inoltre, le rette che pagavamo per i nostri utenti in
strutture di altre regioni ora saranno riversate qui". Presente
all'inaugurazione l'assessore regionale alle Politiche sociali
Remo Sernagiotto: "Questo tipo di esperienza e' nuova nella
nostra regione- afferma- e la monitoreremo perche' sono convinto
che sara' uno stimolo a far partire analoghi servizi anche in
altre aziende sanitarie". E aggiunge: "Vogliamo fornire le giuste
cure a tutti quei giovani che soffrono di problemi psicosociali
ma sono ricoverati in strutture non adatte. Vogliamo portarli
vicino alle loro famiglie". Su questo insiste anche Dino
Maschietto, direttore dell'unita' di neuropsichiatria infantile
all'Ulss10: "E' fondamentale trattare l'adolescente in una zona
che sia non lontana da casa- commenta- Finora su questo fronte
c'era un vuoto enorme, ma adesso finalmente possiamo essere
sicuri di aver dato una prima risposta".
(Wel/ Dire)