ROMA - Arriva in Puglia il tour di 'Per un web sicuro', progetto
promosso da Moige-Movimento genitori, in collaborazione con Trend
Micro, Cisco e Polizia Postale e delle comunicazioni e con il
patrocinio di Anp-Associazione nazionale dirigenti e alte
professionalita' della scuola, con l'obiettivo di sensibilizzare
ragazzi, genitori e insegnanti su un uso corretto e responsabile
della rete.
Da una ricerca condotta da Swg per il Moige, al fine di
comprendere il grado di consapevolezza dei genitori rispetto alla
fruizione di media da parte dei minori, e' emerso che 7 minori su
10 navigano in rete quotidianamente. La fruizione di internet da
parte dei minori, secondo i loro genitori, e' pari mediamente a
52 minuti al giorno, tempo che naturalmente aumenta con il
crescere dell'eta', passando da poco piu' di mezz'ora al giorno
tra 6 e 7 anni a circa 1 ora e 30 minuti tra 10 e 13 anni. Il
divertimento e la conoscenza sono le motivazioni principali che
appassionano i ragazzi al web: giocare (44%) e' l'attivita'
preferita dai giovani internauti, seguita dalla possibilita' di
reperire informazioni utili per lo studio (40%). Per i figli piu'
grandi la rete diventa, invece, prevalentemente uno strumento di
socializzazione: il 58% dei genitori di bambini dai 12 ai 13 anni
sostiene che i figli visitano solitamente i siti dei social
network e dei motori di ricerca.
I social network sono molto apprezzati, come dimostra anche
l'indagine condotta da A&F research con focus group di genitori
commissionata da Moige e Trend Micro: l'82,9% nella fascia 15-16
anni, e il 74,3% in quella 11-14. Anche un 20% dei piu' piccoli
non e' indifferente. Facebook primeggia: quasi 9 ragazzi su 10 lo
preferiscono. L'utilizzo di questi mezzi, inoltre, non e'
accompagnato da una adeguata consapevolezza dei pericoli per la
privacy e da una sufficiente conoscenza delle necessarie misure
di protezione. Ad esempio, solo 3 adulti e 4 ragazzi su 10 sanno
come impostare le regole di privacy nei social network.
Sembra prevalere un controllo ambientale generico da parte dei
genitori, basato su una selezione di tempi e possibilita' di
utilizzo della rete e su un generico ricorso al dialogo. 6
genitori su 10 si limitano a parlare genericamente dell'argomento
con i propri figli, 4 su 10 navigano insieme a loro (ma solo il
28,1% se i figli hanno 15-16 anni) e solo 3 genitori su 10
condividono la scelta dei siti da visitare. Il 40% controlla
periodicamente siti visitati e le attivita' online, mentre
pochissimi, solo 8 genitori su 100, utilizzano le funzioni di
parental control messe a disposizione dai software di sicurezza.
(Wel/ Dire)