NIDI BOLOGNA, MAMME PER ORARIO LUNGO, MA NON LO USANO
PEPE (SETTORE SCUOLA COMUNE): CREA PROBLEMI NELLA PROGRAMMAZIONE
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 16 dic. - Prima chiedono di
avere i nidi aperti fino alle 18 e poi ritirano i figli in
anticipo. Questo "crea una certa instabilita' nella
programmazione del servizio". A dirlo, pur senza dare dei numeri,
e' il direttore del settore Istruzione del Comune di Bologna,
Miriam Pompilia Pepe, che stamane in commissione Scuola, fa il
punto sul monitoraggio dei nidi attivato dall'amministrazione. Il
problema, dunque, e' che "rispetto alle richieste fatte dalle
famiglie, le reali presenze dei bambini sono piu' basse", dice
Pepe, e quindi si crea il problema di mobilitare il personale per
pochi bambini.
Visto che i genitori che ritirano i figli prima hanno diritto
ad uno sconto non maggiore al 10%, il consigliere di Sel Mirco
Pieralisi chiede se c'e' la possibilita' di creare un "bonus per
permettere di pagare a consumo". Sulla stessa linea i consiglieri
di minoranza Valentina Castaldini (Pdl) e Stefano Aldrovandi
(Bologna 2016) che chiedono di "legare la domanda al consumo
effettivo" o di "prevedere riduzioni per chi ha i bambini malati
a casa".
Ma l'assessore alla Scuola, Marilena Pillati, cambia il punto
di vista: "Bisogna capire bene, cosa che vorrei facessimo tutti
assieme, cosa vogliamo dai nidi", perche' la questione e' "se
siano un luogo di educazione oppure una soluzione per la
conciliazione dei tempi delle famiglie". Insomma, la questione e'
se debbano essere dei "baby parking, servizi assolutamente
validi, ma con una funzione diversa". Per l'assessore il punto e'
uno solo: "Per me vengono prima i bambini e poi il resto".
Riguardo poi alla riduzione del rapporto educatori-bimbi, che
e' passato da uno a quattro a uno a cinque per i lattanti e da
uno a sei a uno a sette per i piu' grandicelli, Pepe ammette che
"qualche criticita' c'e'".
(Wel/ Dire)
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