"MISURE INVERTANO ROTTA PER PARI OPPORTUNITÀ EDUCATIVE".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 dic. - "Il gravissimo rischio
di non utilizzare le risorse europee gia' stanziate per
migliorare le condizioni dei bambini e degli adolescenti al Sud
e' stato l'allarme che abbiamo lanciato, assieme a tante
associazioni attive nel mezzogiorno, nel corso della conferenza
'Crescere al Sud' a Napoli, promossa con la Fondazione con il
Sud, lo scorso 30 settembre". Lo ha dichiarato, in una nota,
Raffaela Milano, direttore del programma Italia Europa di Save
the Children.
"Riteniamo dunque importante l'impegno assunto oggi dal
governo di rilanciare e attuare rapidamente il Piano per il Sud-
prosegue- investendo sulla scuola e sull'istruzione. Un segnale
sicuramente positivo, perche' individua il Mezzogiorno come
un'area prioritaria per lo sviluppo dell'intero Paese".
Secondo gli ultimi dati disponibili le principali regioni
meridionali registrano ad esempio una forte carenza del tempo
pieno nelle scuole, che si attesta complessivamente all'8,6% al
Sud e al 7,1% nelle isole, con la punta negativa della Sicilia
con il 3,8%. "Una disparita' inaccettabile - si legge nella nota
di Save the Children- che dovrebbe garantire un'equa
distribuzione delle risorse e che influisce ad esempio
sull'elevata dispersione scolastica che a fine ciclo al Sud
(Campania, Basilicata, Calabria, Puglia) continua ad essere
elevatissima: non arriva al diploma il 30,3% degli studenti
iscritti nei 5 anni precedenti (dati 2010). Il divario Nord/Sud
e' ancora maggiore confrontando l'offerta di asili nido e servizi
integrativi per la prima infanzia. La media di accesso ai servizi
e' del 13,6% a livello nazionale, mentre in Campania e' del 2,7%
(meco di 5000 bambini) e in Calabria del 3,5%".
(Wel/ Dire)