SPESA PER STRUMENTI COMPENSATIVI PUÒ ESSERE DANNOSA PER RAGAZZI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 dic. - "In questo momento di
crisi e' necessario evitare di sperperare risorse. Le linee guida
per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
disturbi specifici dell'apprendimento del ministero
dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca indicano, a
buon ragione, come la percentuale di bambini con dislessia nelle
scuole non sia del 15% ma si tratti di una cifra pari al 3%". Lo
ha dichiarato il direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO)
di Roma - centro accreditato dal Sistema sanitario nazionale di
terapia e ricerca per l'eta' evolutiva - Federico Bianchi di
Castelbianco. "Questo dato- ha aggiunto Castelbianco- ci indica
che le diagnosi devono essere fatte a partire dal secondo anno
delle scuole elementari, non esistendo casi di dislessia
improvvisa che possano manifestarsi a 10, 12 o 14 anni".
Lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva sottolinea, inoltre, la
necessita' di "evitare sprechi, perche' far acquistare alle
scuole strumenti compensativi, come calcolatrici o computer, che
poi non vengono adoperati, in quanto non idonei ai casi concreti,
si rivela non solo dannoso come spesa ma anche pericoloso per gli
studenti, a cui viene cosi' precluso un percorso di apprendimento
vero".
(Wel/ Dire)