(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 dic. - Oltre 16mila siti con
immagini pedo-pornografiche scoperti su scala globale nel 2011. I
dati emergono dal rapporto "La sicurezza dei bambini online:
sfide globali e strategie", per una migliore comprensione delle
opportunita' e dei rischi che incontrano i ragazzi e i giovani
navigando in Internet, presentato dal Centro di Ricerca Innocenti
dell'Unicef. "La rapida crescita del mondo online ha ampliato i
rischi di reato di abuso e sfruttamento sessuale per i bambini",
ha affermato il direttore del Centro di Ricerca Unicef, Gordon
Alexander. "Dobbiamo esserne consapevoli e adottare misure piu'
adeguate, rispettando i diritti dei bambini di esplorare
l'ambiente on line e sfruttare le potenzialita' offerte dalla
tecnologia". In Brasile, ad esempio, ha aggiunto il direttore
Alexander, "il numero di bambini sopra i 10 anni connessi ad
Internet e' aumentato del 75% in tre anni, mentre in Nepal nel
2009 l'80% degli adolescenti usano il web. L'Africa sub-sahariana
e' ancora indietro con un utilizzo di Internet dell'11%, la
crescita e' stata esponenziale, soprattutto grazie agli internet
point e ai telefoni cellulari".
Dall'analisi - realizzata in collaborazione con il Child
Exploitation e Online Protection Centre (Ceop) nel Regno Unito -
oltre ai vantaggi in termini di educazione, socializzazione ed
intrattenimento del mezzo online, sono emerse quattro linee guida
per proteggere gli adolescenti e i bambini dai pericoli
collegati soprattutto ad immagini pedo-pornografiche, adescamenti
on line e bullismo e per creare un ambiente piu' sicuro per i
bambini in rete: responsabilizzazione dei bambini per
proteggersi; rimozione delle impunita' per chi commette abusi;
riduzione della disponibilita' e della possibilita' di accedere
in rete a situazioni di rischio; protezione e supporto per le
vittime.
La responsabilizzazione dei bambini e' fondamentale
nell'affrontare il problema dei rischi posti dalla rete.I ragazzi
in genere sono molto piu' esperti nella navigazione rispetto ai
loro genitori e insegnanti ed hanno una diversa percezione dei
rischi rispetto agli adulti, i quali spesso hanno una
familiarita' limitata con le nuove tecnologie.
I telefoni cellulari e le webcam sempre piu' a buon mercato
rappresentano adesso i canali favoriti di accesso ad Internet per
i bambini, ma anche ulteriori opportunita' per i pedofili. Dal
punto di vista legislativo, leggi su scala globale sarebbero un
importante elemento di protezione. A livello nazionale pero',
l'attuazione delle stesse norme in molti paesi e' stata lenta ed
anchela' dove un decreto legge e' stato emanato spesso ne e'
mancata l'armonizzazione fra paesi, in particolare su questioni
come la definizione di 'bambino', o di pornografia.
Dei 196 paesi esaminati, solo 45 hanno una legislazione
sufficiente a combattere i reati di abusi delle immagini di
bambini. La rimozione dell'impunita' dei violentatori dovrebbe
essere uno degli obiettivi dimaggiore attenzione, particolarmente
per la difficolta' legata alla natura sovranazionale dei reati
commessi in rete. Accanto ad interventi di tipo legislativo,
anche genitori, insegnanti, operatori sociali e polizia devono
svolgere un ruolo importante nel sostenere gli sforzi dei bambini
per proteggere se stessi. L'industria ed il settore privato hanno
anch'essi un ruolo fondamentale nella rimozione di materiali
offensivi dai server e nel fornire hardware e software a misura
di bambino che consentano di bloccare o filtrare le immagini
offensive.
Solo nel 2011, su scala globale, sono stimati circa 16.700
siti web contenenti decine di migliaia di immagini
pedo-pornografiche. L'eta' delle vittime e' sempre piu' bassa, il
73% sembra essere sotto i dieci anni, mentre le immagini sono
sempre piu' vivide e violente. Le cifre dimostrano l'enormita'
della sfida, ma il rapporto e' pragmatico: "E' impossibile
eliminare tutti i rischi presenti sul web. E' uno spazio troppo
grande, per natura non controllato, in continua evoluzione e
sempre piu' creativo per essere soggetto al tipo di misure
necessarie per proteggere completamente i bambini. Ne' e'
auspicabile una linea di intervento di questo tipo, perche' un
controllo totale della rete distruggerebbe l'essenza di Internet
e i suoi numerosi vantaggi".
(Wel/ Dire)