(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 dic. - Arriva a pochi giorni
dal Natale lo sfogo di don Antonio, prete salesiano del Don Bosco
di Napoli, istituto affiliato allaFederazione SCS/CNOS -
Salesiani per il Sociale.
"Sono anni ormai, che allapreoccupazione educativa ha prevalso la
preoccupazione economica su comecontinuare a portare avanti il
servizio verso i ragazzi che hanno bisogno"."Non ho piu' il
coraggio di incrociare lo sguardo dei nostri educatoridipendenti
che da tre mesi non percepiscono lo stipendio, che hanno mutui
dapagare e figli da sfamare. - racconta - Gente che con noi ha
costruito la propriarealizzazione professionale e ha
scommessosull'educativo". Il ritardo e' determinato dal mancato
pagamento dei servizi da parte dell'amministrazione partenopeo.
"Il comune di Napoli non ci paga da mesi, da anni per alcuni
servizi cheprestiamo come semiconvitto e comunita' alloggio. -
spiega don Antonio -I nostri fornitori aspettano di essere
pagati. Le utenze puntualmente vengonodetratte dal conto
corrente.Eppure gli assessori, i dirigenti, gli assistenti
sociali del comune,che ci inviano i ragazzi, in questi giorni
oltre a percepire lo stipendioincasseranno anche la
tredicesima.E' eticamente tollerabile il silenzio dei nostri
rappresentanti legali e dei nostrioperatori?E' ora di difendere e
dare dignita' non solo ai nostri ragazzi, ma anche acoloro che si
preoccupano di loro".
E' forte la richiesta di un incontro con gli amministratori
per definire il futuro degli operatori e del loro lavoro che -
ricorda don Antonio -ha portato del bene alla comunita'.
"Stamattina e' venuto anche un ex collegiale trentenne, che
lavora a Firenze inuna fabbrica, ora ha una moglie e un figlio, e
mi ha ricordato l'affettoricevuto dai salesiani e dagli educatori
in collegio, quando anche ilgiorno di Natale lo passo' con i
preti pranzando con loro e ricevendo unpanettone che non sapeva a
chi dare. Mi ha dato 100 euro per comprare un regaloper Natale a
qualcuno che a Natale non ricevera' niente da nessuno". I
salesianichiedono "provvedimenti concreti che permettano di
continuare a portare amore nella vitadei giovani che dalla vita
hanno avuto meno degli altri".
(Wel/ Dire)