IMPORTANTE COINVOLGERE GENITORI E ADULTI ED EDUCARLI AL WEB.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 dic. - Arriva in Puglia il
tour di 'Per un web sicuro', progetto promosso da Moige-Movimento
genitori, in collaborazione con Trend Micro, Cisco e Polizia
Postale e delle comunicazioni e con il patrocinio di
Anp-Associazione nazionale dirigenti e alte professionalita'
della scuola, con l'obiettivo di sensibilizzare ragazzi, genitori
e insegnanti su un uso corretto e responsabile della rete.
Da una ricerca condotta da Swg per il Moige, al fine di
comprendere il grado di consapevolezza dei genitori rispetto alla
fruizione di media da parte dei minori, e' emerso che 7 minori su
10 navigano in rete quotidianamente. La fruizione di internet da
parte dei minori, secondo i loro genitori, e' pari mediamente a
52 minuti al giorno, tempo che naturalmente aumenta con il
crescere dell'eta', passando da poco piu' di mezz'ora al giorno
tra 6 e 7 anni a circa 1 ora e 30 minuti tra 10 e 13 anni. Il
divertimento e la conoscenza sono le motivazioni principali che
appassionano i ragazzi al web: giocare (44%) e' l'attivita'
preferita dai giovani internauti, seguita dalla possibilita' di
reperire informazioni utili per lo studio (40%). Per i figli piu'
grandi la rete diventa, invece, prevalentemente uno strumento di
socializzazione: il 58% dei genitori di bambini dai 12 ai 13 anni
sostiene che i figli visitano solitamente i siti dei social
network e dei motori di ricerca.
I social network sono molto apprezzati, come dimostra anche
l'indagine condotta da A&F research con focus group di genitori
commissionata da Moige e Trend Micro: l'82,9% nella fascia 15-16
anni, e il 74,3% in quella 11-14. Anche un 20% dei piu' piccoli
non e' indifferente. Facebook primeggia: quasi 9 ragazzi su 10 lo
preferiscono. L'utilizzo di questi mezzi, inoltre, non e'
accompagnato da una adeguata consapevolezza dei pericoli per la
privacy e da una sufficiente conoscenza delle necessarie misure
di protezione. Ad esempio, solo 3 adulti e 4 ragazzi su 10 sanno
come impostare le regole di privacy nei social network.
Sembra prevalere un controllo ambientale generico da parte dei
genitori, basato su una selezione di tempi e possibilita' di
utilizzo della rete e su un generico ricorso al dialogo. 6
genitori su 10 si limitano a parlare genericamente dell'argomento
con i propri figli, 4 su 10 navigano insieme a loro (ma solo il
28,1% se i figli hanno 15-16 anni) e solo 3 genitori su 10
condividono la scelta dei siti da visitare. Il 40% controlla
periodicamente siti visitati e le attivita' online, mentre
pochissimi, solo 8 genitori su 100, utilizzano le funzioni di
parental control messe a disposizione dai software di sicurezza.
Dall'indagine Swg, tuttavia, e' emerso che 6 genitori su 10
non nascondono una forte preoccupazione per pedofilia (44%),
incontri pericolosi, pornografia (35%) e perdita di contatto con
la realta' (35%). Dai dati forniti dalla Polizia postale e delle
comunicazioni, la pedofilia on line si conferma l'emergenza
maggiore per cio' che concerne il web: dal 1° gennaio al 30
settembre 2011, sono stati effettuati ben 16.142 monitoraggi e
554 perquisizioni. I denunciati sono stati 685 e gli arrestati
39. Segue la pirateria informatica: nello stesso periodo, vi sono
state 264 denunce e 56 perquisizioni, che hanno condotto
all'arresto di 2 persone.
"Un numero sempre maggiore di giovani accedono alla rete e
attraverso questa comunicano- dichiara Antonio Apruzzese,
direttore della Polizia postale e delle comunicazioni- ma
internet deve essere utilizzata osservando regole che consentono
di evitare i rischi e i pericoli che si possono incontrare
durante la navigazione. L'educazione alla prevenzione appare lo
strumento piu' efficace per formare i ragazzi e iniziative come
queste sono estremamente utili non solo per aiutare i giovani ad
utilizzare la rete in sicurezza ma anche a fornire strumenti ai
genitori per proteggere i figli dai pericoli del web".
"I giovani oggi hanno molta dimestichezza con la rete- ha
dichiarato Maria Rita Munizzi, presidente nazionale Moige-
tuttavia, cio' non significa che conoscano bene anche i rischi
che possono derivare da un uso non corretto di internet. Per
questo e' necessario il ruolo di controllo dei genitori: l'ideale
resta sempre l'esperienza condivisa".
Carla Targa, Marketing & Communications Manager di Trend Micro
Italy saluta "con estremo il progetto del Moige: essere una
multinazionale di sicurezza informatica per noi non vuol dire
solo produrre e vendere software, ma anche educare e fornire gli
strumenti tecnologici adatti per rendere Internet un luogo sicuro
e protetto per i giovani".
Per Marco Fabriani, civic council di Cisco Italia, "internet
non deve fare paura, ma va utilizzato in modo responsabile e i
ragazzi devono conoscerne a fondo rischi e opportunita'".
Madrina dell'iniziativa Milly Carlucci, che pensa sia
"importante parlare anche ai genitori: sulla rete noi siamo
principianti e i nostri figli dei fuoriclasse, pertanto, anche
noi dobbiamo imparare per non restare indietro".
La campagna coinvolgera' 30 scuole medie in 6 regioni italiane
(Lazio, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Campania, Puglia),
incontrando oltre 10 mila studenti e 21 mila adulti.
(Com/Rel/ Dire)