MA HANNO SOLO DISTURBI COMUNI, VENERDÌ A ROMA I DATI DELL'IDO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 dic. - "Troppi bambini in
Italia sono considerati dislessici, ma in realta' hanno solo
disturbi comuni". È questo l'allarme lanciato dall'Istituto di
ortofonologia (Ido) di Roma - centro accreditato dal Sistema
sanitario nazionale di terapia e ricerca per l'eta' evolutiva,
operativo dal 1970, ed ente di formazione e aggiornamento per
medici, psicologi e insegnanti - che venerdi' presentera', in
occasione della conferenza stampa sul tema 'La scuola
dell'obbligo ed i disturbi specifici dell'apprendimento', presso
la sala delle Conferenze stampa di Montecitorio, in via della
Missione 6 alle 11, alla presenza del responsabile dei rapporti
con il mondo scuola Udc, onorevole Paola Binetti, e del direttore
dell'Ido, Federico Bianchi di Castelbianco, i risultati di
un'indagine condotta in numerose scuole materne ed elementari per
individuare i bambini a rischio di Disturbi specifici
dell'apprendimento (Dsa), sottolineando che una percentuale
elevata di bambini e' stata erroneamente indicata a rischio Dsa.
L'indagine e' stata realizzata all'interno del progetto 'Ora
si', promosso dall'associazione di scuole 'Una rete per la
qualita'', in collaborazione con l'Ido. Si tratta di
un'iniziativa nata per dare ai docenti la migliore metodologia di
supporto e per arginare il problema legato alla sproporzionata
segnalazione dei Dsa nei diversi momenti dell'iter scolastico
(materna, elementari, media e scuola superiore). Infatti, come
spiega il direttore dell'Ido, Federico Bianchi di Castelbianco,
"segnalare come dislessici bambini che in realta' non lo sono
comporta due gravi rischi: sono dirottati su percorsi alternativi
come portatori di una disabilita' che non hanno, con oneri
economici non sostenibili e totalmente inutili, mentre il loro
problema non solo non verra' affrontato ma lascera' un vuoto di
conoscenze che si ripercuotera' pesantemente sul loro curriculum
studiorum".
(Com/Wel/ Dire)