AUMENTATE LE FAMIGLIE A BASSO REDDITO CON ALMENO DUE FIGLI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 dic. - "I minori rischiano di
pagare il prezzo piu' alto della crisi". L'allarme e' lanciato da
Save the Children, che ha diffuso i dati salienti della seconda
edizione dell'Atlante dell'Infanzia (a rischio) discussi da
esperti e rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali a
Torino.
Sono "10 milioni 229 mila i minori in Italia, pari al 16,9%
del totale della popolazione", fa sapere l'associzione, "di essi
1.876.000 vivono in poverta' e il 18,6% in condizione di
deprivazione materiale. Un pianeta infanzia che in una Italia che
invecchia si riduce sempre di piu'. Napoli, Caserta,
Barletta-Andria-Trani , uniche province 'verdi' italiane,
registrano una percentuale dei giovani fino ai 15 anni
maggioritaria sugli over 65, che sono invece ampiamente
prevalenti ad esempio in Piemonte, 177,7 ogni 100 con meno di 18
anni".
Le famiglie con minori hanno pagato, dal 2008 ad oggi, il
prezzo piu' alto della grande recessione mondiale: "negli ultimi
anni la percentuale delle famiglie a basso reddito con 1 minore
e' aumentata dell'1,8%, e tre volte tanto (5,7%) quella di chi ha
2 o piu' figli", illustra ancora Save the Children. "Oggi i
nostri bambini si trovano a fare i conti con la poverta', la
scarsita' di servizi per l'infanzia e le citta' inquinate con
pochi spazi a loro misura, in una condizione di maggiore
vulnerabilita'", ha dichiarato Valerio Neri, direttore generale
Save the Children Italia. "La crisi economica rischia infatti di
amplificare e scaricare soprattutto su di loro le sue conseguenze
se non riusciremo ad invertire immediatamente la rotta tutelando
l'infanzia l'adolescenza a partire dalle priorita' politiche ed
economiche di un Paese fin'ora incapace di guardare al migliore
futuro per i propri figli come alla scelta piu' importante da
fare".
Un primo segnale positivo e' arrivato dalla "recentissima e
lungamente attesa nomina del Garante dell'Infanzia e
dell'Adolescenza, con il quale Save the Children e' pronta a
collaborare mettendo in cima all'agenda il ri-bilanciamento delle
sperequazioni di trattamento dei bambini da una regione
all'altra, l'identificazione e la divulgazione delle migliori
prassi di protezione dell'infanzia dalla poverta' crescente,
dagli abusi, dal disagio sociale o dalla tentazione di
abbandonare gli studi che si continua a registrare, e il sostegno
concreto a quasi 1 milione di bambini e ragazzi stranieri che
vivono in Italia, di cui 572 mila sono nati qui.
"L'Atlante rappresenta, per Save the Children, anche un
programma di azioni concrete in Italia," ha dichiarato Raffaela
Milano, direttore programmi Italia-Europa di Save the Children.
"Proprio a Torino sta partendo un nuovo importante progetto in
collaborazione con Enel Cuore, per il contrasto della poverta'
alimentare dei bambini. Il centro dell'intervento sara' il
quartiere La Spina 3, dove opereremo in collaborazione con
l'associazione Vides Main, ma saremo presenti, con uno sportello
mobile, in tutte le aree periferiche della citta'".
A livello nazionale, nel 2011, Save the Children ha attivato
un ambizioso programma di cinque anni per sviluppare
ulteriormente i suoi interventi dedicati ai bambini e agli
adolescenti, con l'obiettivo di rafforzare stabilmente le
infrastrutture sociali e di cura per i minori, in particolare
nelle aree piu' deprivate. Gli ambiti principali di intervento
sono la lotta alla poverta' minorile, la protezione dei minori a
rischio di sfruttamento (come i minori stranieri non
accompagnati), l'educazione e la scuola, l'uso delle nuove
tecnologie, la tutela dei minori nelle emergenze. Una particolare
attenzione e' dedicata ai minori che vivono nel sud Italia, con
l'attivazione di un programma specifico di intervento, "Crescere
al Sud". Tutte le attivita' promosse da Save the Children
prevedono la partecipazione attiva dei bambini e dei ragazzi.
(Wel/ Dire)