FAMIGLIA, 3 MILIONI TRA SEPARATI, DIVORZIATI, RISPOSATI
CON I BAMBINI SI "FORMALIZZA" DI PIÙ.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 9 dic. - Nel 2009, le persone
che hanno sperimentato la rottura di un matrimonio (separati
legalmente o di fatto, divorziati, coniugati dopo un divorzio)
sono stati 3 milioni 115 mila, il 6,1% della popolazione di 15
anni e piu'. A rilevarlo e' l'Istat, che pubblica un focus
proprio sulla condizione di vita delle persone dopo un divorzio.
I dati sono riferiti al 2009.
Secondo lo studio, in seguito all'interruzione dell'unione
coniugale, le donne ricoprono piu' spesso il ruolo di genitore
solo (35,8%, contro il 7,3%), mentre gli uomini prevalentemente
vivono da soli (43%, contro 25,4%) o formano una nuova unione
(32%, contro 23,3%).
Se si considerano solo gli individui che hanno sciolto un'unione
da meno di 5 anni, la percentuale di madri sole sale al 45,5%, e
quella degli uomini in famiglie unipersonali arriva a
rappresentare circa meta' del totale (49,2%). Dopo 10 anni dalla
separazione, la percentuale di madri sole rimane elevata (29,1%),
mentre aumenta quella di donne single (32,2%) e in famiglia
ricostituita (26,2%) senza comunque raggiungere i livelli
osservabili tra gli uomini (rispettivamente, 39% e 41,4%).
Procedimenti legali. La maggioranza delle persone con
un'interruzione coniugale alle spalle ha intrapreso e ha visto
concludersi un procedimento legale di separazione davanti al
giudice (59,3%); il 14,6% non e' ancora arrivato alla conclusione
del procedimento, mentre il 26,1% e' solamente separato di fatto.
Una maggior propensione a concludere un procedimento legale si
osserva tra le persone con livello di istruzione piu' alto e tra
coloro che vivono nel Nord e nel Centro (oltre il 63% in tutte e
tre le categorie).
La presenza di figli minori al momento dello scioglimento
dell'unione si associa a una maggiore propensione alla
formalizzazione di tale evento. Infatti, quasi il 75% degli
individui con un figlio al momento della separazione ha avviato
un procedimento legale (che si e' concluso nel 64,8% dei casi),
contro il 63% degli individui che non aveva figli al momento
della separazione.
Chi ha intrapreso le vie legali ha scelto un procedimento
consensuale nella maggior parte dei casi (82,4%). Questo tipo di
procedimento e' piu' diffuso tra le persone piu' istruite e al
Nord, mentre il procedimento giudiziale riguarda piu' spesso chi
ha al piu' la licenza elementare (23,6%) e chi aveva figli minori
al momento dello scioglimento dell'unione (20,7%).
La scelta del regime patrimoniale in separazione dei beni e'
molto piu' frequente tra chi ha sperimentato una
separazione/divorzio (43%, contro il 20,6% di chi e' coniugato e
non si e' mai separato), soprattutto se ha un elevato titolo di
studio (dal 31,4% di chi ha al piu' la licenza elementare, al
53,4% di chi ha almeno un diploma universitario) e risiede nel
Nord (46,2%) o nel Centro del Paese (42,8%, contro il 35,7% del
Mezzogiorno).
(Wel/ Dire)
|