MANOVRA, RETE E UDU: INIQUA, IPOTECA NOSTRO FUTURO
LE PRIORITÀ SU WWW.FUTUROCHEVOGLIAMO.IT.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 dic. - "Ennesima manovra
iniqua che ipoteca il nostro futuro. Le priorita' della nostra
generazione le dettiamo noi con www.futurochevogliamo.it". Cosi'
in una nota congiunta Rete degli Studenti e Unione degli
universitari. "La manovra economica, presentata ieri sera tra le
lacrime del ministro Fornero, rischia di rendere ancora piu'
precario, se fosse possibile dopo le politiche di questi anni,
l'equilibrio sociale del paese e mette una pesantissima ipoteca
sul futuro del nostro paese e delle giovani generazioni- continua
la nota- Ancora una volta pagano gli stessi mentre gli evasori e
i detentori di grandi patrimoni, che si sono arricchiti in questi
anni alle spalle dei lavoratori e delle categorie piu' deboli,
non sono chiamati a pagare. Mancano politiche per lo sviluppo,
mancano misure efficaci per i giovani e a pagare i venti miliardi
previsti continueranno ad essere le categorie piu' deboli del
nostro paese, proprio quelle che piu' hanno pagato sinora".
Gli studenti delle scuole e delle universita' pubbliche
italiane "vivono ormai da anni il dramma di un sistema di
formazione spinto al fallimento e che nega il diritto allo studio
a migliaia di studenti, negandoci il diritto al futuro, oggi piu'
lontano e instabile che mai. Quella che era una straordinaria
occasione di rilancio per l'intero paese e per le giovani
generazioni, schiacciate dal peso della crisi e della
disoccupazione giovanile, non e' stata colta, nessun investimento
straordinario e strategico e' stato fatto sulla formazione e la
ricerca pubblica, che veramente avrebbero potuto in questo
momento ridisegnare il nostro futuro. Di fronte a tutto questo
noi studenti, dopo anni di mobilitazioni e lotte a difesa della
scuola e dell'universita' pubbliche, crediamo sia venuto il
momento di avanzare una contro proposta alternativa e credibile.
La nostra e' una contro proposta che parte dai luoghi del sapere
dove in questi mesi si sono costruite le scuole e le universita'
che vogliamo, con una discussione che ha coinvolto tutte le
citta' italiane da Torino a Barletta, da Trento a Catania,
passando per Napoli e L' Aquila".
(Wel/ Dire)
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