(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 dic. - "Certo ci voleva del
coraggio. Ma senza coraggio non c'e' trasgressione. E dalla
capacita' di trasgredire si giudica la statura di un artista.
Cosi' anche Fiorello, finalmente, si adegua. Gia' accusato di
fare una tv nazional popolare, perfino adatta alle famiglie -
l'imputazione e' grave, non sottovalutiamone il peso - porta
adesso la trasgressione alle alte vette dello share". Cosi'
'Famiglia Cristiana' in un editoriale in cui definisce lo show di
ieri sera di Fiorello "un finale di cattivo gusto". Una puntata
finale in cui il conduttore ha parlato del profilattico come
metodo per evitare il contagio da Aids e ha inneggiato alla cacca.
"Non solo fa cantare a Benigni l'elogio della cacca e dei suoi
modi di produzione, creando una breccia nel conformismo
imperante- prosegue il settimanale- ma pronuncia la parola
vietata, profilattico, e per di piu' ne fa una tematica da coro,
coinvolgendo un pubblico che davvero non sapeva di dover osare
tanto. E la domanda infernale al direttore Mazza, brividi in
platea: l'ha mai usato, lei, il profilattico? Lo sventurato
piego' il capo. Serata memorabile a Raiuno, tanto piu'
trasgressiva in quanto nata non da una notizia, come solitamente
si usa, bensi' da una non-notizia. Giorni fa abbiamo letto tutti
del ministero che biecamente vietava la parola profilattico nella
giornata contro l'Aids: e se non era il ministero era la
gerarchia Rai, oppure la Commissione di vigilanza, o l'Ente
Censura, o qualche tetra emanazione vaticana. Ora pare fosse solo
una e-mail interna troppo zelante, priva di autorita' e quindi di
malefici influssi. Ma che vuol dire?".
"Come ha scritto un polemista di grana fine, basta il fatto che
la non-notizia suonasse naturale, avesse un tasso di
credibilita'. Pericolo cioe' virtuale, ma fosse mai che un giorno
diventasse reale. Percio' Fiorello, con l'audacia dei forti, ha
giocato d'anticipo. Un altro avrebbe reagito dopo il fatto. Lui,
da artista che sa cogliere i climi, ha reagito prima- prosegue
Giorgio Vecchiato- vabbe', usciamo dallo scherzo.
Sull'Aids, sulla prevenzione, sui mali dell'Africa e su quelli di
aree piu' evolute, sui risvolti morali e religiosi, insomma su
problemi vitali per il divenire umano si discute da gran tempo,
nella pubblicistica corrente come nelle sedi piu' elevate.
Dibattito teso e spesso drammatico, condotto comunque con
argomentazioni che spaziano dall'etica alla medicina, fino ai
dogmi della fede.
"Trasformare una simile dialettica in cori ridanciani,
invitare il pubblico a sghignazzare, tirarla lunga con battute e
allusioni, scivolare sul pruriginoso, questa non e'
trasgressione- sottolinea Famiglia Cristiana- e' goliardia
retrodatata, cattivo gusto. E mancanza di rispetto per le
famiglie, a cominciare da quei tanti ragazzi che d'abitudine non
seguono la tv ma accorrono quando c'e' Fiorello. Che non sa di
essere in cattedra e, per una volta che fa lezione, straparla".
(Wel/ Dire)