(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 apr. - "Sostituire
l'artesunato alla chinina nella cura della malaria". Nel suo
nuovo rapporto "Making the Switch", l'organizzazione Medici Senza
Frontiere esorta i Paesi africani a recepire le nuove direttive
dell'Oms e ad introdurre un nuovo farmaco che riduce la
mortalita' da malaria complicata (oltre 600 mila bambini sotto i
5 anni muoiono ogni anno in Africa per questa malattia). Secondo
studi recenti, con l'artesunato si potrebbero salvare circa 200
mila vite ogni anno: da qui l'appello di Msf all'Oms e ai
donatori affinche' sostengano i governi ad effettuare tale cambio
di direzione il piu' presto possibile.
Impiegando l'artesunato su bambini affetti da forme gravi di
malaria si riduce di un quarto il rischio di decesso. Inoltre,
per ogni 41 bambini cui e' stato somministrato l'artesunato al
posto della chinina, e' stata salvata una vita in piu'. A
dimostrarlo e' un'importante sperimentazione condotta a fine 2010
in 9 paesi africani.
Ma l'artesunato ha anche un altro vantaggio rispetto alla
chinina: comporta un trattamento piu' rapido e meno oneroso, sia
per i pazienti sia per il personale medico. Mentre la prima deve
essere somministrata tre volte al giorno attraverso una lenta
infusione endovenosa che puo' durare anche quattro ore, il
secondo puo' essere somministrato al paziente in soli quattro
minuti, tramite un'iniezione intravenosa o intramuscolare.
"Quando i bambini affetti da malaria complicata arrivano in
clinica, spesso soffrono di convulsioni, vomitano e rischiano uno
shock, percio' dobbiamo garantire loro un trattamento efficace e
rapido", dichiara Veronique De Clerck, coordinatore medico di Msf
in Uganda. "Per decenni, nei casi di malaria grave e' stata
utilizzata la chinina, ma poiche' puo' essere complessa da usare
e perfino pericolosa, e' arrivato il momento di metterla da
parte. L'artesunato che abbiamo a disposizione ora e' un farmaco
in grado di salvare un maggior numero di vite ed e' piu'
semplice, sicuro ed efficace della chinina".
Tuttavia, il cambiamento per passare al nuovo farmaco non sara'
automatico secondo il rapporto di Msf: "È necessario sviluppare
un piano per aiutare i paesi a modificare la propria prassi. I
Governi africani devono aggiornare urgentemente i propri
protocolli di cura e i donatori devono mandare un chiaro segnale
impegnandosi a sostenere gli eventuali costi aggiuntivi.
L'artesunato, infatti, costa tre volte di piu', ma questa
differenza di 31 milioni di dollari all'anno necessari a
cambiamento radicale, e' irrisoria rispetto alle 200.000 vite che
si potrebbero salvare secondo quanto sostengono i ricercatori".
"Noi eravamo in prima linea anche quando l'Oms ha modificato le
raccomandazioni relative alla cura della malaria non complicata
nel 2001, ma ci sono voluti anni prima che i paesi si adeguassero
e, incredibilmente, dieci anni dopo, in alcuni di questi vengono
utilizzati ancora i vecchi farmaci", spiega Martin De Smet,
medico, coordinatore delle attivita' sulla malaria per MSF.
"Questa volta l'Oms deve garantire un cambiamento molto piu'
veloce, affinche' si possano salvare immediatamente molte vite.
Non ci sono scuse per rimandare".
(Wel/ Dire)