INDAGINE DELLA PROVINCIA: IN 10 ANNI SERVIZI PRIMA INFANZIA +64%
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 19 apr. - Poter lasciare il
figlio all'asilo fino alle 19 e ottenere piu' flessibilita' sugli
orari di entrata e uscita al nido sono, ad oggi, i nuovi bisogni
delle famiglie bolognesi. Molto di piu', ad esempio, rispetto
alla possibilita' di asili aperti anche al sabato. In molti casi,
peraltro, le esigenze di mamma e papa' sarebbero soddisfatte con
30 minuti di apertura in piu' rispetto all'orario 'classico'. E'
quanto e' emerso in commissione in Provincia, dove il servizio
Politiche sociali di palazzo Malvezzi ha portato una ricerca
effettuata tra le famiglie, i gestori, gli enti locali e i
coordinatori pedagogici del bolognese. Dallo studio risulta anche
che in provincia il 75% dei nidi offre flessibilita' di orario,
che l'apertura in luglio e' abbastanza diffusa e circa il 50% dei
Comuni ha sezioni lattanti. Ma anche che c'e' molta
disomogeneita' di risposta nei territori, un fattore che si
accompagna a una domanda 'parcellizzata', visto che se la
maggioranza dei genitori va a riprendere il figlio entro le 18 e
al nido restano quattro o cinque bambini, si apre la questione di
ottimizzare i costi. Infine l'apertura estiva: in agosto e
durante il periodo natalizio le famiglie ne usufruiscono solo se
il Comune copre parte del costo.
Le differenze che saltano di piu' agli occhi dei cittadini
riguardano i regolamenti, le rette, i calendari e le fasce Isee
che dettano le rette. La conclusione e' che questi "gap"
potrebbero essere risolti avendo piu' sinergie tra i Comuni per
alcune funzioni, condividendo le buone prassi e avendo gli stessi
criteri d'accesso e le stesse rette.
(Wel/ Dire)