(DIRE - ) Roma, 15 apr. - "La proposta di legge inserisce tra i
valori di rango costituzionale la promozione del merito e della
partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale, economica e
culturale della nazione. Cioe' a dire che non e' piu'
sufficiente, come prevede la nostra Carta Costituzionale,
proteggere l'infanzia e la gioventu' ma bisogna fare un passaggio
ulteriore. Valorizzare la loro centralita'". Lo ha detto il
ministro della Gioventu', Giorgia Meloni, a Radio Gioventu'.
Continua il ministro: "In Italia a norma di Costituzione, noi
possiamo votare a 18 anni i deputati ma non siamo eleggibili fino
a 25. Possiamo votare a 25 i senatori ma non siamo eleggibili
fino a 40. Significa che in Italia chi ha meno di 40 anni non ha
pieno diritto di cittadinanza. E questo indebolisce il ruolo dei
giovani rispetto alla politica". Tra i primi firmatari della
proposta di legge gli onorevoli Sandro Gozi (Pd) e Nicola
Formichella (PdL), che intervengono in trasmissione spiegando le
ragioni di un provvedimento che si muove in favore dei giovani.
Nella puntata di Radio Gioventu', disponibile on-line
all'indirizzo www.radiogioventu.com, si e' parlato anche di
informazione e nuovi media: proprio in questi giorni, dal 13 al
17 aprile, e' in corso a Perugia la V edizione del Festival
internazionale del giornalismo, in cui il Forum nazionale dei
giovani ha inserito spazi di dibattito sul tema della
partecipazione giovanile.
Interviene ai nostri microfoni Andrea Mancia, giornalista e
blogger, che si occupa da anni dell'utilizzo delle nuove
tecnologie nella comunicazione politica. Su questo tema il
ministro commenta: "Uno dei nostri limiti nella comunicazione tra
la politica e la gente, e particolarmente i ragazzi, sta proprio
nella diffidenza che le istituzioni sembrano avere rispetto ai
nuovi strumenti di comunicazione. La loro incapacita' di
comprendere in che mondo vivono i piu' giovani diventa mito
incapacitante nei rapporti tra la politica e i ragazzi".
(Wel/ Dire)