ISABELLA ICE E' UN PRODOTTO ANALCOLICO PRESENTATO AL VINITALY
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 apr. - Dopo i cocktail
analcolici arriva anche il vino analcolico: la rivoluzione
enologica che punta ai giovani e' stata presentata alla rassegna
Vinitaly, per dimostrare che non e' solo il grado a fare buono il
vino. L'iniziativa e' della Cantina Iris Vigneti che produce
"Isabella Ice", lo spumante da uve glera completamente
analcolico, a zero gradi. "E' significativo che proprio il
Veneto, grazie alla sua cultura e tradizione enologica, sia in
grado di proporre dalle uve un modo di bere innovativo e senza
rischi persino per i piu' giovani": e' il commento dell'assessore
regionale alle Politiche sociali Remo Sernagiotto, che non ha
escluso la possibilita' di introdurre questa bevanda proprio
nelle mense collettive scolastiche, per promuovere iniziative di
informazione, promozione della salute e del bere sano e
intelligente.
"E' cambiato il modo di nutrirsi - riflette Sernagiotto - e
mentre una volta si beveva vino integrandolo a pranzo o a cena,
ora il pasto addirittura alle volte si salta. La modalita' per le
nuove generazioni e' di concentrare il consumo di super alcolici
in singole occasioni". Le statistiche dimostrano che l'alcol
entra nelle vite dei giovani anche all'eta' di 14 anni e che
molte ragazze sono attratte da queste bevande. Sempre i dati
riferiscono che le prime ubriacature avvengono tra i quindicenni
e che l'abuso di alcol porta a conseguenze spesso tragiche sulle
strade. È per questo che l'assessore veneto invita a "insistere
sul lavoro di prevenzione" e richiama alla responsabilita' "la
famiglia, l'individuo, le istituzioni-scuola, con l'obiettivo
finale di educare al corretto uso e non alla privazione totale di
un buon bicchiere di vino".
Per i tranquillizzare i produttori dei vini con grado, la
produttrice Isabella Spagnolo rassicura che "non siamo in
competizione con loro, anzi Isabella Ice e' un consapevole
complemento della nostra produzione enologica aziendale". E
conclude: "I nostri 'avversari' sono le multinazionali che non
usano l'uva come base di partenza, ma soluzioni chimiche
sostenute da campagne pubblicitarie con testimonial simbolo della
trasgressione".
(Wel/ Dire)