APPELLO A POLITICA-SINDACATI: RIVOGLIAMO I NOSTRI DIRITTI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 apr. - "Vogliamo un paese non
piu' schiavo di rendite, raccomandazioni e clientele. Pretendiamo
un paese che permetta a tutti di studiare, lavorare, inventare".
Centinaia di giovani (ma anche di genitori, nonni, fratelli piu'
grandi) si preparano a scendere in piazza domani per dire "no"
alla precarieta', agli stage usati per sfruttare chi e' al primo
impiego, ai contratti regolari che non arrivano mai, al futuro
negato a chi, non potendo contare su uno stipendio decente, non
ha accesso ad affitti e mutui. Ci sono gia' 29 piazze, da Roma a
Cosenza, passando per Bologna, Napoli, Palermo, Milano, pronte
per accogliere i manifestanti.
A Roma la street parade partira' alle 15 da piazza della
Repubblica per arrivare al Colosseo, luogo "simbolo del paese
migliore". Forse al Colosseo sara' allestito un piccolo palco. A
Napoli (ore 9) corteo da piazza Mancini a piazza del Gesu'. A
Milano (ore 15) appuntamento alle Colonne di San Lorenzo.
"Chiediamo riposte urgenti e riforme- dicono gli organizzatori-
vogliamo diritti come quello alla giusta retribuzione, alla
maternita' alla malattia, alle ferie. Abbiamo studiato e crediamo
nella formazione. Noi siamo il futuro e vogliamo un welfare che
guardi ai giovani. Non siamo bamboccioni e abbiamo umilta' da
vendere, abbiamo fatto mille lavori. L'agenda politica deve
cambiare". Un appello girato alla politica, ma anche al sindacato.
(Wel/ Dire)