(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 apr. - All'appello mancano
600.000 bambine. Perche' l'India vuole solo figli maschi. Il dato
e' inquietante e deriva da un'inchiesta dell'Economist ripresa in
Italia da Il Post. Pochi giorni fa si e' concluso il grande
censimento della popolazione indiana e il numero delle bambine
che nascono ogni anno e' nettamente inferiore a quello dei
bambini. Se si paragona il numero di bambine che sono nate con
quelle che sarebbero effettivamente nate in condizioni normali,
ci si accorge che ogni anno in India mancano seicentomila
bambine. La selezione sessuale e' arrivata anche in quelle parti
del paese dove prima non veniva praticata. E la tendenza,
continua l'Economist, dimostra che la selezione sessuale non e'
praticata solo nei paesi in vige una dittatura, come la Cina.
L'India e' una democrazia e non c'e' nessuna legge sul figlio
unico a cui dare la colpa. Ne' la poverta' puo' essere usata come
unico fattore per spiegare questa scelta. Al contrario, gli stati
in cui la pratica e' piu' diffusa - Punjab, Haryana, Gujarat -
sono tra quelli piu' ricchi dell'India.
Molte famiglie pensano che avere dei figli maschi sia piu'
vantaggioso socialmente e preferiscono quindi abortire quando
scoprono di aspettare una bambina. Naturalmente non tutti possono
permettersi di fare ecografie con cui sapere il sesso del
nascituro, per cui di solito le famiglie che ricorrono con
maggiore frequenza all'aborto di figlie femmine sono quelle piu'
benestanti. Se la tendenza dovesse continuare su questi numeri,
gli effetti per l'India potrebbero essere disastrosi. Con
seicentomila bambine in meno ogni anno, spiega l'Economist, tra
diciotto anni mancheranno circa dieci milioni di potenziali
spose. E le statistiche dimostrano che i paesi in cui mancano le
spose, sono quelli in cui c'e' una percentuale piu' alta di
stupri, prostituzione e compravendita di mogli. Come era successo
in Corea del Sud negli anni Novanta.
(Wel/ Dire)