(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 apr. - Un numero certo sui
rom, sinti e caminanti presenti in Italia non c'e'. Lo dice
chiaramente l'ultimo "Rapporto conclusivo dell'indagine sulla
condizione di rom, sinti e caminanti in Italia", stilato dalla
Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei
diritti umani del Senato della Repubblica e approvato il 9
febbraio 2011. Non e' un problema soltanto italiano, i dati
mancano un po' ovunque in Europa. Non si hanno informazioni certe
sul livello di istruzione e di disoccupazione, sull'aspettativa
di vita e sulla mortalita' infantile, sulla situazione abitativa
e sul tasso di disoccupazione, sulla percentuale di stranieri e
apolidi e sull'accesso ai servizi sociali, sanitari e di welfare,
sui redditi o il grado di integrazione. Si possono fare soltanto
stime, che spesso oscillano anche di diverse migliaia. L'ultima
ufficiale riportata dal Rapporto del Senato e' quella del
ministero dell'Interno, dell'aprile 2006, in cui si afferma che
"i risultati, pur non potendo essere considerati dal punto di
vista statistico un censimento dettagliato, offrono comunque una
stima numerica di circa 140 mila presenze totali di Rom, Sinti e
Caminanti". Un dato confermato, spiega il rapporto, anche dalla
Comunita' di Sant'Egidio, che stima una presenta di 130 mila
persone, e dall'Anci che parla di 130/150 mila presenze.
Tuttavia, secondo alcune associazioni il dato e' sottostimato.
Secondo l'Unirsi (Unione nazionale e internazionale dei rom e dei
sinti in Italia) e l'Opera Nomadi e' piu' realistica una presenza
intorno ai 170 milaindividui (dato confermato anche dal Consiglio
d'Europa), tenendo conto, spiegano le due associazioni, di quanti
preferiscono non esplicitare la propria appartenenza a gruppi
rom, sinti e caminanti. Una oscillazione, spiega il rapporto, che
non muta di tanto la percentuale sulla popolazione italiana
attestandosi allo 0,2%, una delle piu' basse d'Europa. Dei circa
150 mila, circa la meta' avrebbero la cittadinanza italiana
mentre l'altra meta' e' proveniente principalmente dai Balcani e
dalla Romania. Le citta' che accolgono il maggior numero di rom
sono Roma, Milano e Napoli, dove il censimento effettuato nello
scorso 2008 e riportato dal ministero dell'Interno ha contato
12.346 persone, delle quali 5.436 minori con tasso di
scolarizzazione molto basso. Circa 7mila i censiti solo a Roma.
Anche in questo caso, infatti, il dato che riguarda la capitale
sarebbe sottostimato poiche' il censimento ha riguardato soltanto
gli abitanti dei campi rom, mentre secondo quanto afferma l'Opera
nomadi, la popolazione rom, sinti e caminanti potrebbe
raggiungere anche le 20mila presenze.
Una particolarita' delle comunita' rom, sinti e caminanti,
infine, e' quella che riguarda il numero di minori. Secondo le
stime di Opera Nomadi riportate dal Rapporto al Senato, queste
comunita' "sono caratterizzate dalla presenza di un'alta
percentuale di minori". Il 60% della popolazione, prosegue
l'Opera Nomadi, ha meno di 18 anni, e di questi il 30% ha un'eta'
tra gli 0 e i 5 anni, il 47% ha dai 6 ai 14 anni e il 23% tra i
15 e i 18 anni. Poco distanti i dati raccolti dalla Croce rossa
italiana e citati nel rapporto secondo cui il 53,37% delle
persone censite proprio dalla Cri ha fino a 20 anni di eta', di
cui il 29,26% ha meno di 11 anni, il 42,52% meno di 16, mentre
appena il 6,32% appartiene alla fascia di eta' tra i 50 e i 60
anni e solo il 2,81% ha piu' di 60 anni.
(Wel/ Dire)