(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 apr. - Bevono vino un terzo
delle ragazze e la meta' dei ragazzi e lo consuma regolarmente
una percentuale che oscilla tra il 12% e il 14% dell'interno
universo giovanile. Lo rivela il rapporto Espad presentato oggi
in occasione di Vinitaly 2011.
Secondo i dati la distribuzione sul territorio dei consumatori
indica come l'utilizzo del vino sia piu' frequente nelle regioni
dove la cultura e la tradizione di questa bevanda e' piu' forte:
Umbria, 69,9%, Toscana 67%, Piemonte, Veneto, e Campania (61%).
Nelle regioni, pero', dove si beve prevalentemente vino, si
registrano minori percentuali di "binge drinkers". Dato che
indica, secondo i ricercatori, una maggiore consapevolezza legata
alla peculiarita' e alla tradizione del territorio da parte di
chi beve vino in regioni dove questa bevanda fa parte la cultura
del luogo.
Una realta' evidenziata anche dal rapporto Doxa per
l'Osservatorio permanente su Giovani e alcol (2011), dove e'
indicato quale fattore educativo e di prevenzione, l'approccio
all'alcol sotto la supervisione degli adulti e inserito, quindi,
all'interno di un processo di formazione del gusto e di proposta
di corretti stili alimentari. Infatti, il 54% dei giovani fa le
prime esperienze con i genitori e il 14% con i familiari, mentre
l'incontro con le altre bevande alcoliche avviene di norma
all'interno del gruppo dei pari. "Educazione e conoscenza del
vino trasmessi dall'agenzia educativa primaria- sottolineano i
ricercatori- sembrano quindi fattori in grado di prevenire stili
di consumo problematici e binge drinking".
Sempre nel Rapporto Doxa si trova, pero', un altro dato: nel 49%
dei casi i binge drinkers bevono vino. "Un fatto che deve fare
riflettere tutti i produttori di vino- rilegge nel rapporto Epad-
Perche', se e' vero che chi beve fino allo stordimento non e'
sicuramente in cerca di un vino di qualita' e con ogni
probabilita' utilizza cio' che riesce a reperire con maggiore
facilita', il compito che ha di fronte il mondo del vino e'
quello di comunicare e raccontare in modo profondamente diverso
dal passato cio' che produce.
(Wel/ Dire)