PAGAMENTI PIÙ RAPIDI DALL'ESTERO PER I FIGLI IN EUROPA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 apr. - Il dolore di un
divorzio o di una separazione e' fin troppo spesso accentuato
dalla pressione economica ed emotiva che viene a crearsi quando
un genitore risiede all'estero e rifiuta di prestare il sostegno
finanziario dovuto. Con 16 milioni di coppie internazionali
stimate nell'Ue e 30 milioni di cittadini europei residenti in
paesi terzi, il problema di ottenere dall'estero la
corresponsione degli alimenti per i figli e' destinato a
crescere. Ad esempio, una coppia che vive in Francia divorzia e
il padre si trasferisce negli Stati Uniti: il figlio continuera'
a ricevere l'assegno disposto dal giudice francese? Secondo una
nuova convenzione firmata oggi dall'Unione europea, le autorita'
americane coopereranno con quelle europee affinche' il padre
ottemperi ai suoi obblighi e il figlio ottenga il sostegno cui ha
diritto.
La convenzione dell'Aia sugli obblighi alimentari istituisce
un sistema a livello mondiale per l'esazione delle prestazioni
alimentari nei confronti di figli e altri membri della famiglia,
creando un quadro giuridico comune all'Unione europea e ai paesi
terzi che consente alle autorita' di cooperare per l'esecuzione
dei crediti alimentari e fa si' che i debitori non possano piu'
eludere i loro obblighi lasciando il territorio dell'Ue. La
convenzione prevede anche l'assistenza legale gratuita nei casi
internazionali di prestazioni alimentari ai figli. La convenzione
completa le norme UE sul riconoscimento e sull'esecuzione delle
decisioni in materia di obbligazioni alimentari, che si
applicheranno a partire dal 18 giugno 2011.
"Quando una famiglia si divide, spesso sono i figli a soffrire
di piu'", ha affermato la vicepresidente Vivian Reding,
commissaria Ue per la Giustizia.
"L'Unione europea dispone gia' di solide norme per garantire che
i minori ricevano il sostegno finanziario anche dal genitore che
vive lontano, in un altro Stato membro.
Firmando questa convenzione internazionale l'Unione avra' fatto
in modo che i minori godano della stessa tutela anche se un
genitore si trasferisce fuori dall'Ue. L'interesse dei figli deve
prevalere e i genitori non devono essere in condizione di
sottrarsi alle proprie responsabilita' abbandonando il territorio
dell'Unione. Esorto i nostri partner internazionali a seguire il
nostro esempio e a ratificare la convenzione quanto prima".
La nuova convenzione creera' un quadro giuridico comune
all'Unione europea e ai paesi terzi che la ratificheranno che
facilitera' la riscossione internazionale dei crediti alimentari.
Considerato che la stragrande maggioranza delle richieste di
alimenti riguarda i figli, la convenzione si pone anzitutto e
soprattutto come strumento di tutela nei loro confronti, creando
un sistema di cooperazione su scala mondiale fra autorita'
nazionali, prevedendo l'assistenza legale gratuita nei casi di
prestazioni alimentari ai figli e semplificando le procedure di
riconoscimento ed esecuzione delle decisioni giudiziarie in
materia di alimenti. Inoltre, il nuovo sistema accelerera' le
procedure, attualmente lunghe e complesse, per individuare i
debitori latitanti. A livello internazionale, la convenzione
completa il gia' esistente sistema dell'Aia sul diritto della
famiglia relativo alla sottrazione di minori, alla
responsabilita' genitoriale e all'adozione internazionale. A
seguito della firma della convenzione apposta oggi dalla
Presidenza ungherese a nome dell'Unione europea, gli Stati membri
devono adottare una decisione affinche' l'Ue concluda (o
ratifichi) formalmente la convenzione. L'accordo dei ministri
della Giustizia e' atteso alla sessione del Consiglio Affari
interni del 9-10 giugno 2011.
L'Ue potrebbe allora depositare lo strumento di ratifica
trascorso il previsto periodo di attuazione di 18 mesi, che
permetterebbe alla convenzione di entrare in vigore dal 2013. Gli
Stati Uniti, la Norvegia e l'Ucraina hanno gia' firmato la
convenzione, mentre una serie di altri paesi che hanno
partecipato ai negoziati (inclusi Giappone, Cina, Russia,
Australia, Canada e Brasile) dovrebbero procedervi una volta
avviata la ratifica da parte dell'UE e degli Stati Uniti.
Non vi sono dati statistici a livello internazionale sul
numero dei casi di crediti alimentari che richiedono il recupero
transfrontaliero. Tuttavia, secondo stime le coppie
internazionali nell'Ue sono 16 milioni, mentre circa 30 milioni
di cittadini europei risiedono in paesi al di fuori dell'Unione.
Allo stesso tempo, nel 2007 (dati piu' recenti) sono stati 1,2
milioni i divorzi nei 27 paesi dell'Ue. Queste cifre sono
indicative di un problema serio in termini di gestione ed
esecuzione dei pagamenti di assegni alimentari da parte di
genitori assenti che possono non risiedere nel territorio
dell'Ue. La convenzione dell'Aia 2007 sugli obblighi alimentari
completa la legislazione interna Ue sulle obbligazioni alimentari
adottata il 18 dicembre 2008: regolamento (CE) n. 4/2009 del
Consiglio, del 18 dicembre 2008, relativo alla competenza, alla
legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle
decisioni e alla cooperazione in materia di obbligazioni
alimentari. Il regolamento e il protocollo sulla legge
applicabile si applicheranno fra gli Stati membri dell'Ue a
partire dal 18 giugno 2011.
Concludendo la convenzione l'Unione europea rafforzera' le
norme vigenti al suo interno in materia di riconoscimento ed
esecuzione delle decisioni relative alle obbligazioni alimentari,
ma anche la cooperazione amministrativa tra le autorita'
centrali, creando una serie di norme armonizzate nell'Unione per
i rapporti con i paesi terzi che diverranno parti della
convenzione.
(Wel/ Dire)