(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 apr. - "Investire oggi sui
bambini significa avere domani meno famiglie povere e in
difficolta'". Lo sottolinea Valerio Belotti, docente di
Sociologia dell'Universita' di Padova, intervenuto al convegno
internazionale "Fa.Re. Famiglie responsabili", in corso a Ponzano
Veneto (Treviso). Citando economisti mondiali, Belotti sottolinea
che guardare oggi alle nuove generazioni significa avere domani
meno famiglie indigenti, meno sussidi per i disoccupati, meno
spese per disadattati e deviati, piu' lavoratori e quindi piu'
contributi per il welfare di domani. "Insomma, la poverta' si
eredita, a meno che non si intervenga sui bambini di oggi. È
possibile farlo: vari paesi lo stanno in pratica, a piccoli
passi. L'agenda politica deve porsi problema di rapporto tra
generazioni".
Il riferimento agli economisti e' utile a Belotti per riflettere
sulla promozione del benessere del bambino anche in riferimento
alla pratica di allontanamento e di affidamento. Il sociologo
propone dunque un riepilogo di quanto accaduto negli ultimi 10
anni in Italia, periodo attraversato da una
deistituzionalizzazione che ha dato anche risultati inaspettati:
"È successa una cosa che non ci aspettavamo - spiega -: si e'
registrato un aumento degli allontanamenti in Italia. Questo
fenomeno imprevisto si puo' spiegare con il fatto che e'
aumentata la nostra capacita' di vedere il disagio sociale: oggi
piu' di allora e' piu' difficile voltare la testa dall'altra
parte". Rispetto a dieci anni fa, inoltre, si e' registrato un
aumento di famiglie affidatarie del 50%: a fronte delle diecimila
famiglie del 1999 si e' passati a quindicimila. Eppure, sono
rimasti sostanzialmente stabili i collocamenti in comunita',
poiche' i posti liberati dai minori italiani sono stati riempiti
dai minori stranieri.
In tutto questo il Veneto mostra una buona performance, ma anche
margini di miglioramento. "Nell'ultimo decennio la regione ha
visto, in controtendenza, una leggera diminuzione degli
allontanamenti, anche se aumentano i casi che interessano minori
stranieri". In questa regione, riferisce Belotti, si allontana
pochissimo, "probabilmente perche' c'e' un sistema di servizi di
contrasto e prevenzione che ha funzionato". Un numero basso di
allontanamenti si riscontra anche in regioni come Umbria,
Basilicata, Calabria, Campania, Abruzzo. "In Veneto, per fare un
esempio, si allontana la meta' di quanto si allontana in Liguria"
riferisce l'esperto, che cita regioni come. Puglia, Lazio, Marche
tra quelle in cui invece il numero di allontanamento e' maggiore.
Allo stesso tempo, il Veneto riscontra un aumento degli affidi
familiari, che oggi sono sostanzialmente in numero pari rispetto
ai collocamenti in comunita', dato in linea con la media
nazionale.
Alla luce dei dati e guardando alle potenzialita' del
territorio, Belotti invita a un potenziamento del lavoro in rete
e un'incentivazione del principio di sussidiarieta'. Nel rapporto
tra pubblico e privato, quest'ultimo "va ascoltato, non deve
essere percepito come petulante - conclude il sociologo -.
Contemporaneamente il servizio pubblico deve puntare allo
sviluppo e al consolidamento delle competenze e delle proprie
capacita' di coordinamento e di valutazione degli interventi".
(Wel/ Dire)