(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 apr. - Domani, in occasione
della Giornata Mondiale dell'autismo, i genitori dei "figli del
silenzio" faranno sentire la loro voce a proposito dei diritti
negati ai bambini autistici, organizzando una fiaccolata a
Palermo in piazza Politeama, a partire dalle ore 21.00.
La fiaccolata non interessera' soltanto la citta' di Palermo ma
si svolgera' contemporaneamente a Roma, Napoli, Nuoro, Sassari,
Ascoli Piceno, Prato e Fano.
I servizi pubblici sono al momento inesistenti e i genitori si
sono attivati per rompere il muro di silenzio che si e' venuto a
creare attorno a questa disabilita' sempre piu' diffusa.
Le famiglie accusano le istituzioni di essere indifferenti e di
continuare a negare i diritti delle persone autistiche senza
applicare quello che la legge prevede a proposito di chi soffre
di questa patologia.
Quello che chiedono, in particolare, e' l'immediata applicazione
delle linee guida per l'organizzazione di una rete di assistenza
specializzata per il sostegno e la cura delle persone affette da
questa disabilita': la creazione di poli specialistici nelle ASL
e l'attivazione di percorsi di formazione professionale nelle
scuole, che permettano di soddisfare le "speciali esigenze" di
apprendimento dei bambini autistici.
"L'autistico oggi e' solo un numero per lo Stato che costa tanto.
Basterebbe pero' applicare soltanto quanto prevede la legge -
sottolinea Luigi Aloisi, presidente dell'AGSAS (associazione
genitori soggetti autistici solidali) -. Anche questo fiaccolata
rischia di essere solo un fumo negli occhi se le istituzioni non
ascoltano il grido delle famiglie".
" In tutti questi anni non e' cambiato nulla perche' non c'e'
stato fino a questo momento alcun interesse ad applicare quanto
prevede la legge - continua Aloisi -. I servizi sanitari dedicati
non esistono e quei pochi centri che sono presenti sono dotati di
strumenti di riabilitazione cognitiva e comportamentale gia'
superati. La situazione attualmente e' disastrosa per cui,
anziche' seguire con un progetto individuale la persona autistica
in tutti i luoghi che frequenta ( famiglia, scuola e altro), si
tempesta il giovane di diverse attivita' (logopedia, ippoterapia,
attivita' di socializzazione) senza alcun criterio definito".
"Nella gran parte dei casi i bambini - prosegue il presidente
dell'Agsas - si sentiranno ossessionati da terapie che non
gradiscono e che, non si inserendosi all'interno di un progetto
dedicato, servono a poco o a niente. In particolare, in Sicilia
mancano i professionisti cognitivi comportamentali e gli
operatori. Mancano i centri diurni, intensivi precoci e
residenziali per gli adulti. In 25 anni non e' cambiato nulla e,
solo le famiglie che hanno una disponibilita' economica, si
avvalgono di servizi privati a pagamento da dedicare ai propri
figli".
Un bambino autistico, se adeguatamente aiutato, oggi puo' essere
messo nelle condizioni di raggiungere una certa autosufficienza
che gli permetta di contribuire alla vita lavorativa e produttiva
del Paese. Negare i diritti di un bambino autistico puo'
significare impedire che egli diventi una persona autonoma,
costringendolo in questo modo a diventare un peso per la societa'
per il resto della vita.
(Wel/ Dire)