DAI LIBRI PER L'INFANZIA AI CLASSICI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 set. - Avvicinare bambini,
ragazzi e adulti con vario grado di disabilita' mentale alla
lettura dei libri come veicolo di emozioni. E' questo il progetto
"Letture della speranza", promosso dal centro Speranza di Fratta
Todina, in provincia di Perugia, struttura che dal 1984 offre un
servizio riabilitativo e socio-educativo per bambini, ragazzi e
adulti con disabilita'. Il progetto nasce dall'incontro del
centro Speranza con il circolo LaAV-Perugia aderente
all'associazione Nausika-Scuola di narrazioni "Arturo Bandini" di
Arezzo e il cui motto e' "Io leggo per gli altri". Il progetto si
sviluppera' da ottobre 2010 a maggio 2011: sono previsti incontri
di un'ora ogni due settimane, a partire da lunedi' 11 ottobre,
per 4 classi di 15 ragazzi con un quadro molto simile di ritardo
cognitivo; alla lettura saranno presenti gli educatori di
riferimento e ci sara' la supervisione del dottor Castellani,
neurologo del centro Speranza. La sessione di lettura avra' una
durata di 45 minuti circa ed impegnera' uno o due lettori.
Spiegano i promotori: "Verranno letti brani di libri per
l'infanzia, classici, racconti, realizzando un flusso emotivo
bidirezionale, dal lettore ai ragazzi e viceversa. Nei giorni
successivi gli educatori lavoreranno su cio' che e' stato
percepito, permettendo l'elaborazione delle emozioni e la
crescita psichica". "E' la prima volta che la biblioterapia viene
ad essere usata su persone con disabilita' mentale grave" spiega
la coordinatrice del progetto Gabriella La Rovere. "Pochi i
lavori scientifici sui disabili mentali. Questo progetto andra' a
valutare eventuali modifiche del comportamento. L'esperienza
sara' poi descritta in un libro corale che vedra' autori i
lettori ad alta voce, gli educatori e le persone con disabilita'
in grado di esprimere le proprie emozioni". Di biblioterapia si
e' parlato a Perugia nel maggio scorso in occasione della prima
giornata nazionale della lettura, promossa dalla presidenza del
Consiglio dei ministri. Da qualche anno diverse strutture
sanitarie italiane hanno iniziato a svolgere attivita' di
promozione della lettura e di biblioterapia per i degenti. In
Gran Bretagna la biblioterapia e' offerta dal servizio sanitario
nazionale.
Studi recenti hanno evidenziato che la biblioterapia puo'
ridurre le ore di terapia riabilitativa e funziona sia in
presenza sia in assenza del terapista della riabilitazione. La
tecnica e' estremamente efficace soprattutto se associata ad
altre.
Prescrivere un libro in psicoterapia aiuta la persona a
riflettere su di se', a confrontarsi, a potenziare le sue
capacita' cognitive ed emotive, a trovare le soluzioni al disagio
che sta vivendo. Naturalmente e' importante la giusta scelta del
libro, oltre al mantenimento del rapporto paziente-terapeuta, per
evitare che la biblioterapia venga considerata solo un sistema di
scarico di responsabilita'. Il progetto del centro Speranza ha il
patrocinio dell'assessorato alle Politiche sociali della regione
Umbria ed e' in collaborazione con il quotidiano Corriere
dell'Umbria. Mercoledi' 29 settembre il progetto sara' presentato
alla stampa a Perugia, alle ore 11, presso la biblioteca comunale
Villa Urbani, in via Pennacchi 19.
(Wel/ Dire)