(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 24 set. - Dal 2008 funziona a
Bologna un asilo nido per bimbi sordi o con difficolta' uditive.
Ora pero', per loro, serve anche una scuola materna e cosi' il
Comune di Bologna e la Fondazione Gualandi si sono presi
l'impegno a vedere come si puo' realizzarla. La giunta del
commissario Anna Maria Cancellieri ha dato infatti il via libera
al protocollo con la Fondazione Gualandi per attivare un gruppo
paritetico incaricato di elaborare, entro novembre, "un esame di
fattibilita' e una proposta complessiva" sotto tutti gli aspetti:
progetto educativo, soluzioni tecniche e logistiche, ipotesi
gestionali e organizzative. L'obiettivo e' appunto quello di
istituire "una scuola d'infanzia comunale a carattere
sperimentale" che dia continuita' al percorso avviato nel nido
che fino ad oggi ha accolto tre bimbi sordi e 21 normodotati.
La Fondazione Gualandi e' pronta a mettere a disposizione gli
spazi di sua proprieta' in via Nosadella in cui si possono
ricavare tre sezioni, "per la continuazione del percorso di
intervento precoce verso bambini con difficolta' uditiva, in
situazione di buona inclusione scolastica", recita il protocollo
con il Comune. La Fondazione, che si accolla i costi di
ristrutturazione dei locali, si impegna a concederli in uso
gratuito al Comune per non meno di 10 anni. Il Comune si impegna
invece a gestire la materna con suo personale assumendosi i costi
di gestione e funzionamento; e dunque: reclutamento e formazione
di insegnanti e altri operatori, e definizione di un budget
nell'ambito dei fondi per il diritto allo studio per la fascia di
3-5 anni. La Fondazione partecipera' alla costruzione del
progetto pedagogico-educativo e collaborera' nella gestione della
scuola.
Il progetto della scuola materna dei bimbi sordi rientra nel
percorso avviato da un accordo tra Palazzo D'Accursio e la
Fondazione Gualandi nel febbraio 2010. Ma ancor prima, nel 2006,
fu siglato un protocollo tra la stessa Fondazione, l'Ausl, il
Policlinico S.Orsola e l'Universita' di Bologna, per
concretizzare "un percorso integrato diagnostico, terapeutico,
riabilitativo che aiuti fin dalla nascita ogni bambino sordo a
sviluppare il piu' alto livello possibile di autonomia cognitiva,
relazionale e sociale".
Il nido realizzato nel 2008 (si chiama "Il cavallino a
dondolo") fu un passo in questa direzione: costruito apposta per
potenziare le abilita' di base dei bambini e migliorare le loro
capacita' comunicative. L'asilo e' stato convenzionato con il
Comune e i suoi risultati sono stati giudicati, come si legge
nella delibera di Palazzo D'Accursio, "di livello molto elevato"
in fatto di competenze comunicative e socializzazione. Ora dunque
va previsto lo step successivo: "Per continuare il cammino
educativo-abilitativo dei bambini sordi insieme agli altri, si
rende necessario prevedere un percorso di continuita' educativa e
curricolare anche nella fascia di eta' successiva", quella della
scuola d'infanzia, per favorire il miglior passaggio possibile
alle elementari. Tocchera' a cinque tecnici del Comune e ad
altrettanti della Fondazione definire il progetto strutturale,
gestionale e pedagogico in "continuita' educativa con il nido",
il modello organizzativo, il calendario e gli orari, l'organico,
il meccanismo di monitoraggio.
La delibera del Comune ricorda che a Bologna e provincia si
puo' prevedere che nascano ogni anno da cinque a otto bambini con
sordita' profonda e che sono in aumento le sordita' associate ad
altri deficit.
(Wel/ Dire)