(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 set. - In futuro sara'
necessario dare piu' potere ai presidi. Ne e' convinto il
ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che e' intervenuto
alla premiazione del docente dell'anno. "Non dobbiamo avere paura
della figura del dirigente- ha detto- Come stiamo dando
responsabilita' e strumenti per operare ai rettori, cosi' dovremo
fare con i presidi che devono avere i poteri per poter svolgere
una funzione di coordinamento, indirizzo e guida di una scuola".
A breve sara' indetto poi un concorso per assumere 2.800 nuovi
dirigenti. "Sara' un concorso nuovo- ha anticipato Gelmini- che
non si svolgera' per titoli, ma sulla base di prove selettive e
che dara' piu' responsabilita' alla figura del dirigente al quale
poi dovremo dare poteri veri per guidare una scuola".
RECLUTAMENTO - Il ministero dell'Istruzione insieme ai sindacati
e alle associazioni professionali della docenza sta lavorando ad
un provvedimento per riformare il reclutamento degli insegnanti.
C'e' "un tavolo aperto al ministero" e il testo sara' pronto
"entro qualche mese". La ratio e' "valorizzare la professione
docente, superare gli scatti di anzianita' come unico sistema per
fare carriera, ridare prestigio agli insegnanti".
"Stiamo raccogliendo spunti e suggerimenti per migliorare il
reclutamento- ha detto il ministro- per far si' che anche in un
momento di ristrettezze economiche ci sia la possibilita' di
inserire nella scuola i migliori giovani e i migliori laureati.
Crediamo che nell'arco di alcuni mesi saremo in grado di arrivare
ad un progetto definitivo. L'importante e' arrivare ad un
progetto condiviso che non duri solo l'arco di una legislatura.
Ci sono gia' buoni provvedimenti depositati in Parlamento anche
dall'opposizione. Sono aperta alle possibili soluzioni purche'
condivise".
VIA AI PRIVATI - "Se anche le realta' private danno un contributo
alla scuola e' una cosa doverosa. La scuola e' di tutti non e' di
questo o quel governo".
"Negli Stati Uniti- ha fatto notare il ministro- Obama ha
raccolto le corporation, ha fatto una fondazione privata, ha
messo insieme molti soldi e li ha distribuiti ai docenti
meritevoli. Se da noi lo facesse Berlusconi si griderebbe allo
scandalo, alla privatizzazione della scuola".
(wEL/ Dire)