(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 set. - "Presto saremo in
grado di presentare un pacchetto di iniziative, serie e non
demagogiche, che vanno proprio nella direzione di garantire un
sostegno efficace ai tanti ragazzi che lungi dall'essere
bamboccioni, si scontrano con una realta' piu' difficile di
quella dei loro padri". Lo annuncia Giorgia Meloni, ministro
della Gioventu', commentando i dati Istat sulla occupazione che
"come era purtroppo previsto, raccontano la storia di una crisi
economica che impatta duramente sui giovani e sulle donne, anelli
piu' debole della catena produttiva".
Meloni avverte: "Se non vogliamo fare semplice demagogia,
dobbiamo pero' considerare che i danni della crisi si sommano a
quelli storici del sistema Italia, figlio di una politica che per
decenni ha preferito scaricare i debiti sul futuro. Per parlar
chiaro e fare solo un esempio, il blocco delle assunzioni
pubbliche non dipende dalla crisi congiunturale, ma dal collasso
del sistema che fino a tutti gli anni '80 e' stato riempito fino
alla saturazione da assunzioni clientelari. Percio' i giovani
oggi non pagano solo il conto della crisi attuale, ma le
conseguenze di danni creati negli anni passati da una politica
che pensava solo al presente". Il ministro osserva che "i
problemi che abbiamo ereditato non si risolvono con la bacchetta
magica, ma rivoltando come un calzino un sistema che non si tiene
piu'. Si risolvono avendo il coraggio di riformare profondamente
il mondo dell'istruzione e dell'universita' in modo da
ricostruire un sistema che premi il merito, cosa che il governo
ha cominciato a fare sin dai primi mesi di lavoro. Si risolvono-
continua Meloni- cercando di costruire l'eguaglianza nei punti i
partenza e non di arrivo, impegnandosi a garantire prima di tutto
il diritto allo studio. Cosa che il governo ha fatto: dallo
scorso anno per la prima volta chi ha diritto a una borsa di
studio, la ricevera' perche' finalmente i finanziamenti ci sono".
"Si risolvono anche- prosegue la nota- adeguando gli strumenti a
un mondo del lavoro che cambia. E il governo l'ha fatto
estendendo per la prima volta nella storia agli lavoratori
atipici (per lo piu' giovani) una forma stabile di ammortizzatore
sociale, fino allo scorso anno prerogativa esclusiva dei
lavoratori a tempo indeterminato. Da parte del Ministero della
Gioventu'- assicura- c'e' l'impegno continuo nel promuovere ogni
mezzo che possa garantire un aumento dell'occupabilita' dei
ragazzi. Lavoriamo al fianco delle universita' per offrire ai
migliori laureati l'occasione, che spesso manca, per entrare in
contatto con le piu' grandi aziende con il progetto Global
Village Campus. Stiamo lavorando per promuovere una nuova cultura
d'impresa tra i giovani perche' siano consapevoli che, in tempo
di crisi- chiude- una delle strade da percorrere e' proprio
quella di diventare imprenditori di se stessi invece di affidarsi
alla ricerca di un posto di lavoro dipendente".
(Wel/ Dire)