I RISULTATI DEL PROGETTO FARAH LEBANON DAL 2007 AL 2010.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 set. - Ridurre i tassi di
abbandono scolastico, migliorare le condizioni di vita e di
crescita di circa 2000 bambini libanesi di 17 scuole elementari e
medie, con il coinvolgimento di 225 giovani volontari (tra i 15
ed i 25 anni) e circa 150 genitori. Sono questi i numeri del
progetto Farah Lebanon condotto nel periodo 2007- 2010 da "Un
ponte per. nella Beqaa" (Libano orientale), nell'ambito del
programma "Adotta una scuola"dell'Unicef, in partnership con due
associazioni locali, Arcpa/Al-Jana e il Permanent Peace Movement.
A partire dal dicembre del 2007 "Un ponte per." ha lavorato in 17
scuole pubbliche di 17 villaggi della Beqaa, con l'obiettivo di
promuovere il ruolo della scuola pubblica e rafforzare la
capacita' e la partecipazione delle comunita' locali nella
creazione di uno spazio interamente dedicato ai piu' piccoli per
contrastare il fenomeno dell'abbandono scolastico, migliorare la
qualita' dell'istruzione e far fronte ai bisogni dei bambini da
un punto di vista psicologico e della salute. "Un laboratorio che
ha permesso ai bambini di esprimersi per imparare a crescere con
il gioco e lo sport - si legge in una nota diffusa
dall'organizzazione - visto che nelle zone rurali della Beqaa la
scuola rappresenta l'unico luogo di coesione sociale tra diverse
generazioni e classi sociali. Un Ponte per. ha promosso lo
sviluppo di attivita' ricreative nelle scuole attraverso la
creazione di associazioni di volontariato specializzate nel
settore educativo che diventeranno garanti della futura
sostenibilita' del progetto." Tra gli interventi realizzati,
oltre a diverse attivita' sportive, come la partecipazione alla
maratona di Beirut, attivita' ricreative ed artistiche nelle
scuole, campi estivi, visite culturali. "Una strategia che ha
prodotto ottimi risultati rispetto all'obiettivo generale del
programma Unicef "Adotta una scuola" - prosegue la nota -
soprattutto per quanto riguarda la componente dei diritti dei
bambini, assicurando loro il diritto alla partecipazione, al
risposo, al gioco e alla cultura, e contribuendo cosi' a ridurre
il fenomeno dell'abbandono scolastico." Se si escludono alcune
zone, in Libano non esiste un reale programma di politiche
pubbliche rivolte a garantire il diritto all'infanzia e i piu'
piccoli hanno ben poche possibilita' di essere coinvolti nella
costruzione del mondo intorno a loro. "Per quanto riguarda il
diritto all'istruzione - prosegue Unicef nel comunicato- dal 1955
il governo libanese garantisce l'accesso gratuito alla scuola
primaria per tutti i bambini, ma in molte aree del Paese la
mancanza di un coordinamento fra i diversi organi istituzionali e
l'assenza di un ruolo effettivo dello Stato rendono poco efficace
questo provvedimento." Di fatto, un gran numero di minori, spesso
emarginati e discriminati per la poverta' delle loro famiglie,
non possono iscriversi a scuola oppure, sono costretti a
ritirarsi perche' devono contribuire al sostentamento della
famiglia. Di qui l'alto tasso di abbandono scolastico,
soprattutto nelle zone rurali, dove alcuni istituti scolastici
rischiano addirittura di dover chiudere per "mancanza" di
studenti. In conclusione Unicef ricorda che " Molte regioni del
Paese, come la Beqaa, sono tutt'ora escluse dai programmi di
risanamento in campo socio- economico e per questo persistono
problemi legati alla carenza di infrastrutture, alla scarsa
qualita' dell'istruzione e dei servizi socio-sanitari. A questo
va aggiunto che il livello di consapevolezza rispetto ai diritti
dei bambini e' veramente basso e spesso le punizioni corporali da
parte di genitori e insegnanti sono socialmente accettate. " Con
il progetto Farah Lebanon "Un ponte per." ha colto l'opportunita'
di migliorare le condizioni di vita e di crescita di molti
bambini.
(Wel/ Dire)