ADOZIONI 'IMPOSSIBILI': MILANO RICORRE AGLI ANNUNCI SULLA STAMPA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 set. - AAA famiglia adottiva
cercasi. In Italia capita anche questo. Accade cioe' che un
Tribunale per i minorenni deve ricorre ad annunci sulla stampa
pur di riuscire a trovare una coppia disposta ad accogliere un
bambino disabile o gravemente malato. È successo in Lombardia,
dove "un appello su Avvenire, Famiglia Cristiana o Donna Moderna
a volte riesce a fare quello che i canali istituzionali non
riescono a risolvere", dice Mario Zevola, presidente del
Tribunale per i minorenni di Milano.
Parliamo di "adozioni impossibili". Qual e' la dimensione del
problema?
"I numeri sono piccoli: solo il 2-3% del totale degli abbandoni
riguarda bambini disabili, gravemente malati o con una
prospettiva di vita limitata (nel qual caso pero' entra in gioca
l'affido). Comunque si trovano quasi sempre persone o soluzioni,
tipo famiglie allargate o comunita', disposte a dare loro una
casa. E non parliamo solo di vitto e alloggio".
Gli abbandoni di bambini disabili sono in aumento o in calo?
"Non saprei con esattezza, ma la mia sensazione rispetto al
passato e' che l'aborto terapeutico abbia sortito qualche
effetto. Dall'altra parte pero', registriamo casi di adozioni
internazionali finite male per via del disagio, piu' sociale che
propriamente psichico, manifestato da qualche bambino una volta
arrivato in Italia".
Quanto tempo passa prima che un bambino disabile trovi
accoglienza?
"Non servono degli anni, in genere basta qualche mese per
individuare una soluzione. Conosco solo due casi non ancora
conclusi: quello di un ragazzo prossimo ai 17 anni, che non ha
ancora trovato una famiglia, e quello di una bambina che e'
ancora in ospedale perche' i suoi problemi di salute non
consentono altrimenti".
(Wel/ Dire)