INDAGINE DELL'OSSERVATORIO DIPENDENZE FRA 1.300 RAGAZZI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 set. - Uno su tre ha provato
sigarette e alcolici, il 14% si e' ubriacato almeno una volta, il
7% consuma sostanze illegali, con una netta preferenza per i
cannabinoidi. Questi in breve i dati che riepilogano il consumo
di sostanze fra i minori di 16 anni di Bologna e provincia,
secondo quanto rilevato da un'indagine dell'Osservatorio
dipendenze dell'Ausl. La ricerca ha coinvolto 1.300 ragazzi fra i
13 e i 16 anni di sette scuole superiori e una media inferiore.
"Sappiamo che 16 anni e' l'eta' in cui inizia il consumo
massiccio di droghe - spiega il direttore dell'Osservatorio
Raimondo Maria Pavarin -: per fare prevenzione bisogna capire
cosa succede prima dei 16 anni, quali percorsi possono portare i
ragazzi alla droga".
Secondo la ricerca, il 42% dei ragazzi ha usato almeno una volta
nel corso dell'ultimo anno una sostanza tra alcol, tabacco e
stupefacenti. Dei 1.300 intervistati, 401 hanno provato le
sigarette (nonostante il divieto ai minori di 16 anni), 332 hanno
bevuto alcolici, 90 hanno usato sostanze illegali. Fra questi, 85
hanno provato cannabinoidi. Piu' allarmante il dato sul consumo
di alcol: secondo la ricerca il 14% dei ragazzi intervistati (184
persone) si e' ubriacato almeno una volta nell'ultimo anno. Lo
studio rivela anche a che eta' si inizia ad assumere sostanze: 13
anni per l'alcol, poco dopo per il tabacco, 14 anni per la
cannabis. Le motivazioni principali sono la curiosita' e la
ricerca di socialita', ma emerge anche l'autocura e il
contenimento di sensazioni negative (soprattutto per il tabacco e
la marijuana). Dove si trovano le sostanze? Nella maggior parte
dei casi la droga viene offerta ai ragazzi, ma c'e' anche chi sa
gia' a chi rivolgersi, nonostante la giovane eta'.
Il consumo pero' rappresenta anche una spesa considerevole: in
media i ragazzi spendono al mese 44 euro per la cannabis, 42 euro
per il tabacco e 39 euro per gli alcolici. Si spiega cosi' uno
dei dati piu' rilevanti dell'indagine. "Chi ha una paghetta
superiore ai 50 euro ha anche piu' possibilita' di provare
sostanze illegali - spiega Pavarin -. Un dato coerente con quanto
si sostiene a livello generale: se negli ultimi anni il consumo
di sostanze e' calato, un fattore importante potrebbe essere
quello economico". Oltre alla disponibilita' di denaro, la
caratteristica piu' importante dei giovani consumatori e' il poco
tempo che a loro viene dedicato dalle famiglie: secondo la
ricerca, chi vive con un solo genitore e' piu' propenso al
consumo. Seguono i ragazzi che hanno entrambi i genitori al
lavoro. "Non si tratta di mettere sotto accusa le famiglie -
commenta Pavarin - ma di un problema sociale". L'utilizzo di
sostanze sotto i 16 anni sembra avere conseguenze serie. Secondo
la ricerca, il 26% degli intervistati (uno su quattro) si e'
recato al Pronto soccorso nell'ultimo anno. Le cause? Incidenti
stradali, traumi, svenimenti. Sempre uno su quattro ha denunciato
problemi d'ansia o attacchi di panico.
(Wel/ Dire)