BOLOGNA, AL MINORILE RAGAZZI IN CUCINA PER UN LAVORO
"PROVARCI GUSTO", LABORATORIO APERTO NEL CARCERE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 set. - L'Istituto penale
minorile inaugura la nuova cucina del laboratorio di ristorazione
Provarci gusto, allestito ex-novo a carico della Fondazione del
Monte. Obiettivo del progetto, nato nel settembre 2009 su
iniziativa del Centro di giustizia minorile per la regione col
contributo della Fondazione del Monte, e' quello di attivare
percorsi di formazione professionale rivolti ai 22 ospiti
dell'istituto penale per minorenni (Ipm) di Bologna.
Il laboratorio garantira' l'attivita' formativa per almeno 10/15
anni a ragazzi di eta' compresa trai i 14 e i 21 anni, di diversa
origine che, grazie all'apprendimento di regole e competenze e
una qualifica professionale nella ristorazione, potranno trovare
un'occupazione e inserirsi adeguatamente nel mondo del lavoro una
volta usciti dal carcere.
Dal mese di giugno il Fomal, ente di formazione accreditato
dalla regione Emilia-Romagna, ha avviato il percorso formativo
che prevede l'adozione di metodologie innovative strutturate in
base ai brevi tempi di permanenza (generalmente 2-3 mesi) dei
ragazzi nell'Ipm. I corsi di formazione riguardano in particolare
profili di cucina (panetteria, pizzeria, pasticceria), gelateria
e yogurteria, tutti riconducibili alla qualifica regionale di
Operatore della ristorazione.
"Si tratta di un lavoro vero facilmente spendibile all'esterno"
commenta l'assessore regionale alle Politiche sociali Teresa
Marzocchi, congratulandosi del lavoro svolto in maniera
concertata da tutte le istituzioni e del grande investimento di
risorse ed energie pubbliche e private. "Questo modello funziona
perche' va in direzione di un'apertura del carcere verso la
societa' bolognese. Per l'Ipm e' fondamentale il rapporto con la
citta', come dimostra il suo cancello aperto su via del Pratello.
- prosegue Marzocchi - Credo che il carcere minorile possa
diventare una risorsa che eviti il difficile percorso carcerario
nell'eta' adulta. Se si lavora bene a questo livello, con
modalita' volte al reinserimento, sipuo' intervenire anche sul
grande problema dell'affollamento delle carceri".
(Wel/ Dire)
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