RIDURRE LA FAME NEL MONDO: PRIMO OBIETIVO DEL MILLENNIO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 set. - "Ogni sei secondi nel
mondo un bambino muore di fame e questo e' assolutamente
inaccettabile. La fame rimane il piu' grande scandalo e la
maggiore tragedia del pianeta." Sono parole del direttore
generale della Fao, Jacques Diouf, pronunciate qualche giorno fa
alla presentazione del rapporto sulla fame nel mondo, per
annunciare il "World Food Day", la Giornata mondiale per il cibo.
Nonostante la diminuzione di ben 98 milioni di persone che vivono
quotidianamente il dramma della fame, l'agenzia Onu per
l'alimentazione e l'agricoltura denuncia che nel mondo ci sono
925 milioni di affamati. Un piccolo passo avanti rispetto al
miliardo e ventitre milioni dello scorso anno, ma ancora troppo
poco per raggiungere, entro il 2015, il primo degli otto
obiettivi del millennio: ridurre della meta' la percentuale di
popolazione che soffre la fame. La denuncia arriva in occasione
della 31a edizione del World Food Day indetta nel 1979
dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e che si tiene ogni
anno il 16 ottobre. La Giornata e' stata decisa in considerazione
del fatto che il cibo e' una necessita' indispensabile per la
vita di tutti gli esseri umani, per sensibilizzare il mondo sul
problema della poverta' e della fame e per lottare contro la
malnutrizione. Per l'edizione 2010 della Giornata, attraverso un
sito web, e' anche stata lanciata la campagna "1 miliardo di
persone soffre di fame cronica e questo mi rende furioso!".
Interpretata, attraverso un breve filmato della durata di 1
minuto, dall'attore britannico premio Oscar Jeremy John Irons, la
campagna chiede una firma per sollecitare i governi e i politici
di ogni paese ad andare avanti nella lotta contro piaga della
mancanza di cibo. Secondo dati Fao, infatti, due terzi della
popolazione sotto nutrita vive in sette paesi: Bangladesh, Cina,
Repubblica democratica del Congo, Etiopia, India, Indonesia e
Pakistan. Le aree del pianeta maggiormente colpite dalla fame
continuano ad essere Asia e alcune regioni del Pacifico, con 578
milioni di persone. Mentre in Africa sub-sahariana se ne contano
239 milioni.
(Wel/ Dire)