DA "PUNTO ZERO" NASCE IL PROGETTO "LA FEBBRE DAL SABATO SERA".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 set. - Quando al figlio di
quattro anni e' stata diagnostica una disabilita' mentale le e'
crollato il mondo addosso: "Niente era piu' uguale a prima",
racconta Barbara. Una situazione simile a quella di altre
famiglie che hanno figli con disabilita', ma di fronte alla quale
si rimane spesso soli: "Mi sentivo isolata e impotente, era una
situazione che non aveva precedenti ne' nella mia famiglia ne'
tra le mie amiche, e quindi non avevo nessuno che potesse
realmente aiutarmi ad affrontarla".
Le cose sono cambiate quando il figlio di Barbara ha iniziato ad
andare a scuola: "Li' c'erano altri bambini con gli stessi
problemi del mio ed ho avuto la fortuna di incontrare alcune
insegnanti molto brave. Hanno organizzato un incontro per i
genitori dei bambini con disabilita' dove, oltre a parlare
dell'assistenza scolastica,ci hanno introdotto alla realta'
dell'auto-mutuo aiuto, spingendoci a contattare l'associazione
"Ama" di Brescia". Dopo una serie di incontri, Barbara e altre
mamme hanno deciso di fondare il gruppo "Punto zero".
"Siamo sempre stati in un numero variabile tra sei e otto
partecipanti - racconta Barbara -. Abbiamo iniziato raccontando
le nostre esperienze per darci forza a vicenda. Quella
dell'auto-mutuo aiuto non e' un'esperienza facile, perche' sia
utile devi accettare di spogliarti della tua intimita',
raccontando le tue paure. Alcuni genitori non ci riescono e
preferiscono rinunciare, ma io ci ho trovato un grande aiuto". Il
gruppo "Punto Zero" si e' evoluto, e ora ha creato il progetto
"La febbre dal sabato sera", che coinvolge una trentina di
volontari delle scuole di Brescia e 18 ragazzi disabili, anche
figli di genitori che non partecipano all'auto-mutuo aiuto.
"Serve per dare anche ai nostri ragazzi il diritto al
divertimento -racconta Barbara-, ogni sabato fanno un'attivita'
insieme come mangiare la pizza o andare al cinema".
(Wel/ Dire)