(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 set. - Gli insegnanti
"raccolgano la sfida della riforma delle superiori". E' l'invito
che il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha rivolto
ai docenti nel giorno dell'inaugurazione dell'anno scolastico che
il ministro ha aperto recandosi nella sezione scolastica del
policlinico Gemelli di Roma. "Il governo- ha detto Gelmini- ha
predisposto questa riforma, ma la sfida ora deve essere raccolta
innanzitutto dagli insegnanti, perche' a loro tocco l'onere di
applicarla e collaborare con il ministero per rendere la scuola
un istituzione per eccellenze e restituire a questa realta' il
giusto valore e la giusta considerazione".
La scuola, ha ricordato il ministro, e' "uno degli elementi
unificanti del paese". Mentre la riforma delle superiori che
entra in vigore oggi consentira', ha ricordato il ministro, "di
usufruire di nuovi licei della nuova istruzione tecnica, di piu'
inglese e matematica". La riforma fara' in modo che "il diploma
non sia solo un pezzo di carta ma un titolo indispensabile sul
mercato del lavoro".
In tal senso il ministro ha ricordato l'accordo con il collega
di governo Maurizio Sacconi dal titolo 'Italia 2020' che mira ad
"abbattere la disoccupazione giovanile e favorire la
collaborazione tra il sistema di produzione e quello formativo".
L'anno scolastico parte in modo "regolare".
"Abbiamo fatto un controllo- ha detto- con gli Uffici
scolastici regionali e riteniamo che l'anno scolastico possa
partire in modo regolare. Tutte le immissioni in ruolo sono state
fatte, come sono state assegnate le supplenze. Mentre per quanto
riguarda i precari sono stati presi accordi con le Regioni".
"Rispetto tutti coloro che protestano, ma credo che questo non
sia il primo anno di contestazioni. Non ricordo anno scolastico
che non sia partito accompagnato da una serie di polemiche. Sui
precari- ha detto- ho gia' risposto. Dopo di che, ci tengo a
ribadirlo, quest'anno la scuola ha deciso di mettere al centro
gli studenti. La ratio della riforma, ad esempio, non e' quella
di mettere al centro gli interessi corporativi, ma il diritto
degli studenti ad avere una scuola di qualita' indipendentemente
dal ceto sociale e dalla regione di nascita
(Wel/ Dire)